Il tanto atteso (e ormai scontato) taglio dei tassi di interesse da parte della Bce, di 25 punti base, previsto per il 6 giugno, non favorirà soltanto il mondo azionario, ma anche quello del credito e il mercato immobiliare italiano, con alcuni settori – o trend – più avvantaggiati rispetto ad altri.
Impatto del taglio dei tassi di interesse sui mutui e sul mercato immobiliare
Quale sarà l’impatto della decisione della Banca centrale sul real estate e dove investire? We Wealth lo ha chiesto ad alcuni operatori del settore.
“Le scelte della Banca Centrale daranno maggiore vigore a una tendenza i cui primi segnali positivi sono comunque giunti nell’ultimo periodo dagli istituti di credito che, nella previsione di un ritorno a una politica monetaria meno restrittiva, hanno anticipato l’andamento lievemente positivo. Dalla fine del 2023 il costo dei nuovi mutui a tasso variabile si è stabilizzato attorno al 5% e quello dei mutui a tasso fisso si è ridotto (al 3,6%, dal 4 dello scorso settembre)”, ha commentato Francesca Zirnstein, direttrice generale di Scenari Immobiliari.
“Il ribasso dei tassi di interesse, che era comunque nelle attese, si auspica che porti a un incremento delle compravendite che, nel 2023, hanno chiuso con una contrazione del 9,7% rispetto al 2022. Considerando che, in base ai nostri dati del 2023, il 45% dei potenziali acquirenti ha fatto ricorso al credito per finanziare l’acquisto immobiliare, ci aspettiamo che avere accesso a un importo di mutuo più significativo possa dare più fiducia agli acquirenti, in particolare per l’acquisto dell’abitazione principale”, ha proseguito poi Fabiana Megliola, responsabile ufficio studi gruppo Tecnocasa.
Quale sarà allora la portata del taglio dei tassi sul mondo immobiliare?
“Il taglio dei tassi accelererà nuovamente la crescita del mercato immobiliare come ciclicamente sempre avvenuto negli anni precedenti. La forza di questa accelerazione dipenderà dal numero e dalla velocità dei tagli nonché dal conseguente andamento dall’inflazione. Oltre ovviamente alle tre importanti variabili macro collegate alla guerra in Ucraina in primis, alle elezioni americane ormai prossime e alla guerra in Israele. Tutte e tre queste variabili potrebbero avere un forte impatto sull’andamento macro economico mondiale soprattutto in Europa e quindi incidere su inflazione e mosse Bce”, ha risposto Emiliano di Bartolo, amministratore delegato di G Rent.
Secondo di Bartolo, però, il mercato immobiliare nella fase iniziale ha già scontato un primo taglio dei tassi e quindi il primo impatto di un primo taglio sarà neutro. La direzione dei successivi invece darà le linee guida per la crescita del mercato – ha detto l’ad di G Rent – In caso di almeno tre/quattro tagli consecutivi ci sarebbe forte impatto in quanto riaccenderebbe la crescita sia dei prezzi di vendita che delle locazioni”
Chi sarà avvantaggiato dal taglio dei tassi della Bce nel mondo immobiliare
“A beneficiarne potranno essere sicuramente coloro che hanno poco capitale da destinare all’acquisto e che ricorrono spesso a mutui copertura anche dell’80% del valore dell’immobile. Si tratta spesso di giovani al primo acquisto, famiglie con redditi contenuti, spesso residenti in zone dove i prezzi sono più contenuti. Non dimentichiamo però che, al di là di quanto accadrà lato mutui, il mercato immobiliare è influenzato anche dalla fiducia dei potenziali acquirenti, dalle certezze lavorative”, ha spiegato Megliola.
Aree o settori del mercato immobiliare più avvantaggiati dal taglio dei tassi della Bce
Impatto positivo del taglio tassi sulle nuove abitazioni
“I cali dei tassi, molto attesi, e la corsa ai mutui green prezzati a sconto porteranno certamente un riflesso positivo per mercato nuove abitazioni o per quelle riqualificate dalla classe energetica C in su”, ha spiegato di Bartolo.
Di avviso simile anche Megliola che ha aggiunto: “La possibilità di avere un importo maggiore di mutuo potrebbe fornire delle possibilità in più per acquistare le nuove costruzioni che vedono un limite all’acquisto proprio per il prezzo troppo elevato e non sempre accessibile. Il nuovo, infatti, può arrivare a costare anche il 40% in più dell’usato, motivo per cui i nostri professionisti in questo momento ci segnalano che i potenziali acquirenti guardano con maggiore interesse alle soluzioni usate e in buono stato”.
Impatto positivo del taglio tasso su periferia, seconde case e settore immobiliare commerciale
Il taglio dei tassi, potrebbe poi andare a sostenere le zone periferiche delle città, spingendo gli acquirenti a richiedere l’apertura di un mutuo visti i più bassi tassi di interesse.
“Dal lato delle allocazioni per le famiglie l’investimento nelle zone semicentrali delle grandi città continua a essere il più sicuro anche se oggi meno remunerativo che in passato perché oggetto di crescite importanti nell’ultimo quinquennio. Inoltre, sempre nel comparto residenziale, le zone periferiche dei capoluoghi di regione ma servite da un efficiente sistema infrastrutturale”, ha commentato Zirnstein.
“La crescita continuativa dei flussi turistici rende appetibile il mercato delle seconde case per investimento”, ha dichiarato la direttrice generale di Scenari Immobiliari – Le numerose attività di rigenerazione rendono più sicura la scelta di allocare denaro in superfici commerciali, anche lungo le secondary street”.
L’effetto diretto tra tassi, mutui e compravendite di case: andamento del mercato immobiliare
“Il 2023 è stato un anno particolarmente performante per il mercato immobiliare, considerando che si è superato il tetto delle 700 mila compravendite (709mila), meno brillante il mercato dei mutui poco sopra i 30 miliardi, quasi dimezzati rispetto al 2022 (55 miliardi). La crescita dei tassi in sostanza non ha bloccato gli investimenti ma solo il mercato del debito”, ha commentato di Bartolo che in merito all’anno in corso ha dichiarato che “a inizio 2024 c’è stato un lieve rialzo della domanda di mutui (2%), il mercato ha ritracciato e si sono visti i primi effetti”.
Ora bisognerà vedere come si chiuderà l’anno in corso. Ma le premesse sembrerebbero essere positive.