Ogni punto percentuale di remunerazione si può stimare nell’ordine di 30 miliardi di euro, circa il 2% del pil
Intanto, il fenomeno bitcoin è in forte crescita ed è sempre più difficile da tenere sotto controllo
Grande attenzione è andata, infine, sul mondo blockchain, sul ruolo che svolge sul mercato del risparmio la creazione in forme articolate di nuovi strumenti virtuali (o digitali), e su come l’intercambiabilità tra loro e con gli strumenti tradizionali, comporti conseguenze per la tutela del risparmio e la stessa distribuzione del reddito.
Il fenomeno bitcoin è in forte crescita ed è sempre più difficile da tenere sotto controllo. Di qui l’allarme di Savona che ha detto che l’effetto speculativo che le criptovalute stanno innescando sembra molto simile a quanto accaduto prima del 2008 con i mutui subprime. «La diffusione degli strumenti virtuali ha sollecitato la nascita delle già ricordate piattaforme tecnologiche. Questi nuovi comparti del mercato sono in rapida evoluzione e sembra ripetersi l’esperienza antecedente la crisi del 2008, quando i contratti derivati si svilupparono fino a raggiungere una dimensione di dieci volte il Pil globale, assumendo forme complesse che ricevettero un rating elevato. Pur con le dovute distinzioni, è prevedibile che stia accadendo qualcosa di analogo nel mercato dei prodotti monetari e finanziari virtuali, soprattutto criptati”, ha puntualizzato il numero uno della Commissione.
“Gli effetti sulla tutela del risparmio e sulla stessa distribuzione del reddito appaiono rilevanti e richiedono di essere oggetto di un’esatta comprensione per dare seguito urgente a una regolamentazione che colmi le lacune da questa palesate”, ha spiegato il presidente della Consob.
La tutela del risparmio svolta dalle istituzioni pubbliche, tra cui la Consob, segue infatti regole sperimentate e perfezionate nel tempo, che tuttavia richiedono un aggiornamento alla luce delle innovazioni tecnologiche in ambito finanziario. “Il problema principale da regolare è che, sulla base del metro offerto dalla normativa vigente, non è più possibile distinguere in che cosa oggi consistano la moneta e i prodotti finanziari”, ha spiegato Savona, aggiungendo che il mercato usa un metro diverso che richiede di essere integrato nella normativa vigente.
Secondo il presidente della Consob, “l’informatica finanziaria è una lampada prodigiosa dalla quale è uscito il genio” e “molto difficilmente le autorità riusciranno a riportarlo dentro, perché esso agisce nell’infosfera, la sfera immateriale”. Cosa resta quindi alle autorità? “Alle autorità non resta altro che usare i loro poteri per utilizzare i vantaggi delle tecniche digitalizzate, creando esse stesse una criptocurrency e regolando gli interessi tra strumenti virtuali e tradizionali. Per farlo, però, occorre comprendere prima di tutto i limiti e le possibilità nell’uso delle nuove tecnologie”, ha concluso il Savona.