- Anima è più ottimista della media degli analisti sulla crescita degli Stati Uniti (2,3% nel 2025 a fronte di una stima di consenso dell’1,9%) e più cauta sull’area euro (1% rispetto all’1,2% del consenso)
- Fois: “Fed? Il ritmo è soggetto a margini di incertezza: le continue sorprese al rialzo nei dati sulla crescita reale potrebbero alimentare i timori di un rallentamento del processo di disinflazione. Non esclusa una pausa a dicembre”
I numeri macro diffusi nel corso dell’anno hanno evidenziato una divergenza tra Stati Uniti ed Europa: se i primi continuano a trainare la crescita tra le economie avanzate, il flusso di dati più recente segnala una strada accidentata per il Vecchio Continente. “Le prospettive di crescita a breve termine sono ulteriormente peggiorate”, evidenzia Fabio Fois, head of investment research & advisory di Anima Sgr intervenuto in occasione della presentazione del Global outlook 2025 dell’asset manager. “Ci aspettiamo una crescita inferiore al potenziale nel quarto trimestre 2024, prossima allo 0,2% su base trimestrale (0,7% in termini di media annua nel 2024). Per il 2025 continuiamo a prevedere una ripresa, ma meno dinamica di quanto ipotizzassimo in passato: a nostro avviso, la crescita rimarrà leggermente sotto potenziale, in area 0,9% (dall’1,3% stimato in precedenza)”, aggiunge. Ma cosa significa per chi investe, sia lato azioni che bond e valute, anche alla luce della recente vittoria di Donald Trump alle elezioni? Andiamo per gradi.
L’effetto Trump sullo scenario
Innanzitutto, secondo Fois le politiche proposte dal neoeletto presidente non dovrebbero esercitare un impatto rilevante sullo scenario disegnato dalla sgr, almeno nella prima parte dell’anno. “Il possibile avvio di una guerra tariffaria globale avrebbe ripercussioni in tempi successivi e costituirà un rischio a partire dalla fine del 2025”, afferma Fois. “Ci aspettiamo che la crescita globale mantenga un ritmo simile a quello del 2024 e si attesti in media al 2,6%, leggermente al di sopra delle aspettative del consenso. Siamo più ottimisti della media degli analisti sulla crescita degli Stati Uniti (2,3% nel 2025 a fronte di una stima di consenso dell’1,9%) e più cauti sull’area euro (1% rispetto all’1,2% del consenso)”, aggiunge.
Le prospettive su Fed e Bce
In questo contesto, Anima non intravede un possibile effetto distorsivo dell’esito delle elezioni americane sulla normalizzazione delle politiche economiche in corso. Più nel dettaglio, guardando alla Federal Reserve, le attese ruotano intorno a un allentamento di 125 punti base complessivi entro la fine del prossimo anno. Fois evidenzia tuttavia come “le continue sorprese al rialzo nei dati sulla crescita reale potrebbero alimentare timori di un rallentamento del processo di disinflazione”, il che non escluderebbe una pausa alle sforbiciate a dicembre. Dall’altra parte, l’asset manager prevede che la Banca centrale europea dovrebbe tagliare il costo del denaro di 25 punti base a ogni meeting da qui a giugno 2025.
Fois (Anima): preferenza sugli Usa
Fatte queste premesse, le prospettive restano positive per i mercati azionari mondiali nell’anno a venire. Come evidenziato nel grafico sottostante, dopo un 2023 positivo per quasi tutti i principali listini, anche il 2024 mostra resilienza. “In ottica prospettica, manteniamo un giudizio positivo sui mercati azionari, che ci attendiamo supportati sia dalla crescita degli utili che dall’espansione dei multipli”, si legge in una nota diffusa dalla sgr. Guardando ai temi d’investimento, si evidenzia un’esposizione significativa alla tecnologia, con un focus sull’intelligenza artificiale. Al contrario, Anima adotta una visione più cauta rispetto alle tematiche che ricadono sotto l’acronimo Esg (Environmental, social, governance); un approccio legato principalmente all’idea che il secondo mandato del tycoon alla Casa Bianca dovrebbe favorire in misura maggiore i settori più tradizionali, in particolare sul fronte dell’energia e dell’ambiente. In termini geografici, l’asset manager conferma ad ogni modo una preferenza per gli Usa, evidenziando una maggiore solidità del quadro macro.
Btp: performance positiva nel 1° semestre
Se le gratificazioni per gli investitori obbligazionari sono state a lungo rimandate, Anima si definisce “moderatamente più costruttiva” sul 2025, attendendosi ritorni migliori rispetto all’anno in corso. “Negli Stati Uniti, in particolare, i rendimenti storicamente elevati rappresenteranno la maggior fonte di reddito, mentre lo spazio per una discesa significativa dei tassi è limitato”, sostiene la sgr. Al contrario, in area euro “una ripresa moderata e una crescita che resterà sotto potenziale potrebbero favorire un calo dei rendimenti dai livelli correnti, in particolare nella prima parte dell’anno”. Attesa infine una performance positiva dei Btp, almeno nel primo semestre. Lato mercati valutari, si prevede che il contesto macro continuerà a rafforzare il dollaro contro tutte le altre divise, in particolare l’euro. Pertanto, Anima mantiene una posizione lunga sul biglietto verde.