Come da tradizione, questa domenica – la terza di novembre – si terrà l’Hospices de Beaune, la più antica asta di beneficenza e una tra le più rinomate aste di vini del mondo, alla sua 162esima edizione: 51 diverse Cuvée, 60 ettari che si estendono in tutta la Borgogna – dalla Côte de Beaune alla Côte de Nuits, passando per Mâconnais e Chablis. We Wealth ne ha parlato con Amayès Aouli, head of sales Europe di Sotheby’s Wine.
L’investimento in barrique
“Si tratta di un’asta unica nel panorama internazionale del vino pregiato, con protagonista la barrique, una modalità d’investimento molto in voga oggi, e che sta avendo successo soprattutto tra gli spiriti” commenta il direttore di Sotheby’s che evidenzia come recentemente due botti di Port Ellen 1979 siano state vendute dalla casa d’aste per un milione ciascuna. “Per il vino la permanenza in botte, rispetto a quella del whiskey, dura di meno. Fatta eccezione per qualche specifica regione che resta in barrique per un lungo tempo, la maggioranza di Borgogna e Bordeaux passa in bottiglia infatti nel giro di due anni. L’Hospices de Beaune è un’occasione per acquistare il meglio del meglio del vino pregiato”
Gli Hospices de Beaune
I vigneti degli Hospices de Beaune si estendono per oltre 60 ettari in tutta la Borgogna, principalmente nella Côte de Beaune e nella Côte de Nuits, toccando anche Mâconnais, a sud, e Chablis, a nord della regione. Il Domaine è stato costruito nel corso degli anni e dei secoli da successive donazioni, rendendolo oggi uno dei vigneti più rinomati della Borgogna, con l’80% delle Cuvée composte da Premier Crus e Grand Crus. In linea con i suoi valori fondanti, tutti i proventi dell’asta annuale degli Hospices de Beaune saranno devoluti in beneficienza agli ospedali dell’organizzazione. “L’Hospice de Beaune ha alle spalle 600 anni di storia, con l’Hospital che è stato fondato nel 1443. In principio la vendita era circoscritta alla Borgogna, agli inizi del nuovo millennio ha iniziato a diffondersi tra i collezionisti più attenti, ma dal 2015 i produttori hanno iniziato a produrre vini ancora migliori ed ora è diventata una storia interessante da raccontare a tutto il mondo. Anche tramite degustazioni – da Singapore a San Francisco, passando per Stoccolma – e un’esperienza digitale sempre migliore” afferma Aouli.
La Pièce des Président
Quanto al lotto più interessante il direttore non ha dubbi: è il Pièce of Président. Si tratta di una barrique eccezionale e simbolica che sarà venduta a beneficio di due associazioni che operano nel campo della protezione dell’infanzia: Princesse Margot, che accompagna i bambini malati di cancro e aiuta le loro famiglie a superare il calvario della malattia, e Vision du Monde, presente in tutto il mondo. Quest’anno, l’enologo Ludivine Griveau ha selezionato un Corton Grand Cru, frutto dell’assemblaggio di tre dei più bei terroir del Domaine des Hospices de Beaune: Corton Renardes, Corton Bressandes e Corton Chaumes. Oltre al Pièce of Président, saranno offerti molti altri lotti dai grandi nomi: Batard-Montrachet, Échezeaux, Clòs de la Roche, Corton Charlemagne. Il prezzo? Molto variabile. “Il prezzo medio della scorsa edizione è stato di 30 mila euro, ma c’è stata una forte dispersione: da 14 mila per il “Village” fino a 220 mila euro per li Batard-Montrachet”. Una botte di Batard Montrachet è passata da un prezzo di circa 87 mila euro a uno di 218 mila euro tra il 2015 e il 2021, per un apprezzamento del 150%”.