Thomas Gainsborough, The Blue Boy, The Huntington Library, Art Museum, and Botanical Garden, San Marino, California
Ha lasciato la National Gallery il 25 gennaio 1922, dopo essere stato esposto tre settimane – sembra che 90.000 persone siano venute a vederlo prima della sua partenza per gli Stati Uniti – ed è nuovamente qui, ahimè solo in visita, raro prestito della Huntington Library, Art Museum, and Botanical Garden a San Marino, California. All’inizio del Novecento era una delle opere d’arte più famose al mondo, e Duveen la vendette al magnate delle ferrovie Henry Edwards Huntington per 728.000 dollari, la cifra più alta mai pagata per un dipinto. Huntington morì nel 1927 lasciando una delle più belle collezioni di ritratti inglesi del Settecento e primo Ottocento al di fuori del Regno Unito a beneficio di studiosi e del pubblico in generale. La collezione, creata con sua moglie Arabella, include anche una importante biblioteca e giardini botanici.
Gainsborough dipinse il giovane ragazzo nel 1770, riutilizzando le formule del ritratto “grandioso” di Sir Anthony van Dyck, pittore di corte di Charles I nel Seicento. L’abito è anche seicentesco e il ragazzo dallo sguardo così diretto, forse spavaldo perché forse troppo timido, è uno tra i più amati dell’Inghilterra. Non si sa chi sia, tutte congetture, e forse ha ragione chi dice che è in realtà un’opera che Gainsborough ideò senza una commissione, per far vedere a eventuali clienti a che punto di maestria poteva arrivare, un virtuosismo con pochi pari. Tutto è splendido, dagli azzurri e blu che si mescolano ai grigi nel vestito, al viso strepitoso ed enigmatico, al paesaggio che si intravede sulla sinistra, inglesissimo nel suo cielo tra sereno e la tempesta a dimostrazione di quanto Gainsborough amasse dipingere paesaggi, cosa che forse non tutti sanno.
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In una sala non lontana è un altro ragazzo, The Red Boy, una delle ultime acquisizioni della National Gallery (2021), dipinto da Sir Thomas Lawrence poco più di cinquant’anni dopo, nel 1825. Il ritrattato è questa volta noto, Charles William Lambton, figlio del conte di Durham, e l’opera è rimasta nella stessa famiglia e con la sua cornice originale sino ad ora. La recentissima pulitura ha acceso i rossi del velluto, che è divenuto come dire ancor più vellutato, e ha reso finalmente apprezzabile l’inconsueta luce lunare che illumina questo giovanissimo e romantico fanciullo. La posa inusuale – e certamente non formale – e l’eleganza assoluta contrastano meravigliosamente nella raffigurazione di questo ragazzo, ahimè destinato a morire pochi anni dopo. Il ritratto è stato acquistato dalla National Gallery al prezzo estremamente favorevole di 9.300.000 sterline, una transazione privata gestita da Christie’s.
Sir Thomas Lawrence, The Red Boy, The National Gallery, Londra
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Bellissimo vedere opere che sono veramente entrate nell’immaginario collettivo a pochi passi l’una dall’altra. C’è chi si veste ancora come questi ragazzi, per carnevale o anche matrimoni (per fortuna solo i paggi). Il ragazzo blu si intravede con Jack Nicholson, quello rosso è diventato un famoso francobollo…
Ci si chiede se oggi entrambi i dipinti conservino lo stesso potere magnetico, se siano ancora rilevanti in questo secolo. Io dico di si: sono entrambe opere di due grandi pittori dal pennello guizzante, proni al virtuosismo e all’apice della loro carriera. La provenienza è impeccabile, come pure lo stato conservativo – una gioia seguire i dettagli con lo sguardo e riempire gli occhi di questi colori ancora così accesi e vibranti. E la dimensione è semplicemente perfetta, maestosa. Tutte caratteristiche di un capolavoro, a cui si aggiungono eleganza, entusiasmo, vitalità di queste due giovani vite che si aprono al futuro con vigore, pur non sapendo cosa il futuro riservi loro – nel caso del piccolo Lambton il futuro non ci sara’ neppure. Un’attitudine a dir poco necessaria di questi tempi, difficili e spesso sgraziati.