Il rally dei titoli dell’intelligenza artificiale (IA) non è finito con la forte battuta di arresto dello scorso 5 agosto. Da allora, la corsa è ripresa e sono proprio società come Nvidia, Meta Platform (Facebook), Amazon che stanno trascinando Wall Street verso nuovi record, cui si è aggiunta Tesla dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali del 5 novembre. Da quel lunedì nero di agosto, l’indice Morningstar Us market ha guadagnato circa il 13% in dollari (all’8 novembre).
IA: tema dominante (o no) nelle strategie europee?
Il tema dell’intelligenza artificiale (IA) è entrato anche nei portafogli degli investitori europei, facendo lievitare le masse dei fondi e degli Etf specializzati in tecnologia. Tuttavia, non ha scalzato il primato in termini di patrimonio gestito delle strategie specializzate sulle energie alternative e l’ambiente (vedi grafico sotto).
Il patrimonio in gestione dei fondi ed Etf tematici europei per tema
Ambiente e transizione energetica dominano in Europa
L’universo degli investimenti tematici è in continua evoluzione. L’Europa, secondo un recente rapporto di Morningstar, è il più grande mercato mondiale con asset complessivi per 280 miliardi di dollari (circa 260 miliardi di euro). Il Vecchio continente ha visto crescere vertiginosamente le masse nel periodo del covid fino alla fine del 2021, quando è stata raggiunta la cifra record di 477 miliardi di dollari (442 miliardi di euro) per poi subire una battuta di arresto.
Questi fondi sono stati tra i più colpiti dalla discesa dei mercati nel 2022: il patrimonio si è contratto di oltre il 40% dalla fine del 2021 al 30 giugno 2024. In questo periodo, le strategie tematiche sui tecnologici sono state le più penalizzate, mentre i temi ambientali, in particolare quelli della transizione energetica, hanno continuato ad attrarre forti flussi fino alla metà del 2023. Poi, anche in questo segmento hanno cominciato a prevalere i riscatti.
“Il boom di popolarità dei fondi sostenibili si è esteso al mondo degli investimenti tematici”, spiega Kenneth Lamont, senior research analyst di Morningstar. “All’inizio del 2020, la Commissione europea ha approvato il Green Deal europeo, un insieme di iniziative volte a promuovere la transizione delle economie dell’Ue verso la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050. Questo, insieme agli ingenti piani di spesa governativa annunciati alla fine del 2020 dall’amministrazione Biden negli Stati Uniti, ha provocato massicci afflussi nei fondi con tema la transizione energetica. Nonostante i significativi deflussi nell’ultimo anno (a fine giugno 2024), i fondi che cercano di trarre profitto dalla transizione dalle fonti energetiche basate sugli idrocarburi, come i fondi sulle energie alternative, rimangono il secondo gruppo tematico più popolare nel Vecchio continente”.
Quali trend piacciono agli investitori?
I temi tecnologici in generale e quelli più specifici dell’intelligenza artificiale (IA) e della robotica seguono a distanza, preceduti dai trend legati alla gestione delle risorse naturali, che comprendono i fondi e gli Etf azionari sull’ecologia, l’acqua, l’economia circolare, la blue economy, ma anche l’uranio e le terre rare.
Per avere un quadro completo degli investimenti tematici in Europa, tuttavia, bisogna considerare che la maggior parte degli asset attualmente è allocata in strategie che comprendono più temi, non uno nello specifico.
In base ai dati Morningstar, il fondo più grande in Europa è Pictet- Global Megatrend Selection con 12,1 miliardi di dollari di asset (11,2 mld di euro al 30 giugno), che include temi come biotech, transizione energetica, digitale, salute, nutrizione, robotica, sicurezza, smart city e acqua.
Il secondo fondo più grande in termini di asset è sulla robotica e l’automazione (Pictet-Robotics) e per trovare il primo dedicato specificatamente all’IA bisogna scendere al quinto posto (Allianz Global Artificial Intelligence, con 7,9 miliardi di dollari di gestito al 30 giugno).
Tra gli Etf si fa strada il tema della difesa
In Europa, a differenza degli Usa, la maggior parte degli asset tematici è in fondi attivi, ma per capire le tendenze in atto è utile guardare anche gli Etf.
Stando al rapporto trimestrale di Morningstar sui replicanti europei, il periodo luglio-settembre 2024 è stato caratterizzato da deflussi degli Etf tematici per 1,6 miliardi di euro. Tecnologia e tematiche legate al mondo fisico sono stati i più colpiti, con una battuta d’arresto importante per le strategie specializzate sulla transizione energetica (-0,8 miliardi di euro). I trend dell’innovazione tecnologica avevano già sofferto nel secondo trimestre e sembrano essersi allontanati definitivamente dal picco della popolarità tra gli investitori raggiunto tra il 2020 e 2021.
Come si vede nel grafico sotto, invece, un macro-tema che ha aumentato gli asset nell’ultimo anno è stato quello “sociale”, che racchiude un insieme eterogeneo di sub-tematiche tra cui quella della sicurezza. È stata proprio quest’ultima a catturare l’interesse degli investitori, che hanno cercato strumenti per puntare sull’industria della difesa in un contesto geopolitico sempre più instabile.
Flussi trimestrali verso gli Etf tematici europei (miliardi di euro)
L’Etf Van Eck Defense, che è stato il primo specifico sul settore in Europa, ha superato la soglia del miliardo di asset in gestione (1,16 miliardi di euro al 24 ottobre), grazie a una raccolta che Morningstar ha stimato in 816,5 milioni di euro, oltre che all’apprezzamento dei titoli della difesa.
Fondi ed Etf tematici non battono l’indice azionario globale
L’avvicendarsi di tematiche in cima alle preferenze degli investitori mostra come questo universo sia caratterizzato da storie di successi e insuccessi, performance che possono eccellere in un dato momento e successivamente ripiegare.
“Sebbene ci siano stati brevi periodi in cui i fondi tematici hanno ottenuto rendimenti interessanti, in particolare nel mercato Toro post-pandemico, in altri le performance non sono state altrettanto convincenti”, afferma Lamont.
L’analisi Morningstar mostra che solo il 18% dei fondi tematici a livello globale è sopravvissuto e ha sovraperformato l’indice azionario mondiale (Morningstar Global Target Market Exposure Index) nell’ultimo anno fino alla metà del 2024. Il tasso di successo dei fondi tematici scende ad appena il 9% in un orizzonte di 15 anni. Il 60% dei fondi tematici disponibili per gli investitori all’inizio di questo periodo, oggi non esiste più.
“Questi dati dipingono un quadro desolante per gli investitori. Suggeriscono che le probabilità di scegliere un fondo tematico che sopravviva e sovraperformi le azioni globali su periodi più lunghi sono poche”, conclude Lamont.