Le strategie macro hanno guidato la performance del settore a gennaio con forti guadagni nelle strategie Commodity, Discretionary e Quantitative. L’indice HFRI 500 Macro ha guadagnato il +1,35% nel mese. Il commodity index, sulla scia di un’inflazione record registrata negil Stati Uniti, ha restituito il +5,5%, mentre Discretionary Thematic Index e Systematic Diversified Index sono scresciuti rispettivamente dello 0,6% e dello 0,2%.
Di contro, le strategie basate sul reddito fisso e sensibili ai tassi d’interesse hanno generato un guadagno limitato per il mese a causa dell’impennata dei rendimenti obbligazionari. L’indice HFRI Relative Value (Total) ha registrato un guadagno limitato dello 0,1%, mentre a livello si sotto-categoria da evidenziare la buona performance degli alternativi, con l’indice HFRI RV: Yield Alternatives Index, in crescita del +1,3%. Infine anche le strategie Event-Driven, che spesso si concentrano su esposizioni azionarie out-of-favor, di deep-value e su speculazioni di m&a, sono diminuite a gennaio, con le strategie Activist e Special Situations in testa. I rispettivi indici hanno chiuso gennaio rispettivamente al -8,3% e al -2,5%.
“Gli hedge fund Macro hanno raggiunto guadagni impressionanti e correlati negativamente con il mercato, mentre la volatilità dei mercati finanziari aumentava e i mercati azionari e del reddito fisso registravano forti perdite. Ciò dimostra la capacità di questi fondi di conservare il capitale e di proteggere il portafoglio dalla volatilità del portafoglio, in un contesto in cui l’inflazione statunitense ha raggiunto livelli che l’ultima volta si erano visti nei primi anni ’80”, ha dichiarato Kenneth J. Heinz, presidente di HFR.