L’orientamento degli investitori, nell’ultima settimana, sembra confermare la tendenza osservata da inizio anno: maggiori deflussi sui fondi obbligazionari, in parte compensati da afflussi netti sugli azionari e sui fondi commodity
Da inizio anno i money market funds europei hanno perso masse più di ogni altra categoria, con deflussi da 57,6 miliardi di dollari (-3,6%)
Più in generale, l’orientamento degli investitori, nell’ultima settimana, sembra confermare la tendenza osservata da inizio anno: maggiori deflussi sui fondi obbligazionari, in parte compensati da afflussi netti sugli azionari e sui fondi commodity. Gli obbligazionari e i monetari hanno osservato il quinto deflusso settimanale consecutivo. Speculare l’andamento dei fondi azionari, che hanno registrato il quinto afflusso netto settimanale dall’inizio dell’anno.
Sempre da gennaio, i money market funds europei hanno perso masse più di ogni altra categoria, con deflussi da 57,6 miliardi di dollari (-3,6%). In termini percentuali, hanno sofferto in modo particolare anche gli Etf su debito junk, con un calo delle masse pari al 2,6%, corrisponde 783 milioni di dollari in meno.
“Mentre i fondi a reddito fisso continuano a soffrire a causa dell’incertezza del mercato dei tassi e degli spread di credito più ampi, le azioni hanno continuato a registrare un andamento migliore riguardo ai flussi”, hanno commentato gli analisti di BofA. “La scorsa settimana, nonostante i deflussi dai fondi di debito investment grade, high yield, governativi e mercati emergenti, i fondi azionari hanno comunque registrato forti afflussi”.
“Chiaramente gli alti livelli di incertezza del mercato dei tassi sono stati dannosi per il mercato obbligazionario”, hanno aggiunto da Bank of America, “i flussi dei fondi a reddito fisso hanno bisogno di maggiore chiarezza sul futuro percorso dei tassi, e di un ambiente di tassi volatili più bassi, per vedere i flussi stabilizzarsi e poter invertire la raccolta in territorio positivo”.