La prospettiva sempre più forte sul abbassamento dei tassi nel 2024 ha dato nuovo slancio agli investimenti nei fondi obbligazionari, in particolare quelli specializzati in titoli emessi da società a rating elevato. Nel contempo, gli investitori al dettaglio europei hanno sottratto dai fondi specializzati in titoli di Stato 1,8 miliardi dollari nella settimana conclusa il 6 dicembre, segnando così i peggiori deflussi settimanali dell’ultimo anno per i governativi. Gli ultimi deflussi dai governativi potrebbero essere stati incoraggiati dal calo dei rendimenti dell’ultimo mese, che avrebbe aperto la possibilità di prendere beneficio.
Sono questi gli ultimi sviluppi dei flussi dei fondi d’investimento nel Vecchio Continente, secondo i dati Epfr presentati da Bank of America.
“Gli investimenti nei fondi a elevato rating hanno accelerato ulteriormente nell’ultima settimana, trainati da un notevole calo dei rendimenti nei titoli di Stato, che sta spingendo gli investitori a tornare alle obbligazioni [societarie]”, ha affermato Bofa nel suo ultimo rapporto Follow the flow, “si prevede che se i tassi ‘privi di rischio’ dovessero continuare a diminuire, ci saranno condizioni tecniche più solide nel settore obbligazionario investment grade il prossimo anno, con un aumento della domanda per questo segmento del mercato”.
Al 6 dicembre i fondi obbligazionari ad elevato rating hanno portato a casa la quinta settimana di afflussi settimanali e, con 3,69 miliardi di dollari, si tratta del più ampio volume d’acquisto delle ultime 41 settimane. In particolare, gli afflussi di investimento nei fondi obbligazionari investment grade (Ig) si sono concentrati su quelli a medio e lungo termine, mentre i fondi Ig a breve termine hanno visto deflussi. Anche i fondi e gli Etf obbligazionari con rating speculativo hanno registrato afflussi, benché in misura inferiore.
Queste preferenze sono coerenti con l’aspettativa di forti tagli ai tassi da parte di tutte le maggiori banche centrali nel 2024 (con l’eccezione della banca del Giappone): la riduzione dei tassi aumenta il prezzo delle obbligazioni in circolazione, con un effetto più visibile sui titoli a lunga scadenza. Stando ai prezzi degli overnight index swap aggiornati al 7 dicembre i mercati si aspettano, nel corso del 2024, tagli da oltre 120 punti base per la Bce e tagli da circa 110 punti base per la Fed.
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Fondi monetari, ancora sulla cresta dell’onda
Nonostante quest’aspettativa, sono proseguiti con forza gli acquisti anche di fondi monetari, il cui rendimento è ancorato ai tassi: solo nell’ultima settimana le masse gestite da questi fondi sono aumentate dell’1,8% con afflussi netti da 31,09 miliardi di dollari. L’ultimo afflusso ha consolidato a 197,48 miliardi di dollari il netto da inizio anno per i fondi monetari domiciliati in Europa, che si conferma la categoria di fondi più acquistata da inizio anno.
Fra le conferme dell’ultimo report c’è anche lo scarso appetito per i fondi azionari, che hanno registrato la 39esima settimana consecutiva di deflussi (-258 milioni di dollari) che porta il rosso da inizio anno a -64,5 miliardi di dollari. Infine, anche i fondi focalizzati sulle materie prime hanno subito un deflusso nell’ultimo periodo d’osservazione, il più grande delle ultime quattro settimane.