La ricerca pubblicata da Boston consulting group (Bcg) evidenzia come per le donne siano fondamentali le vittorie realizzate a inizio carriera
L’avere delle donne in posizioni strategiche per l’azienda è un fattore economico importante
E infatti per il 44% delle leader del settore tecnologico le prime promozioni sono state quelle più importanti nel percorso di carriera, mentre la stessa percentuale di uomini indica come decisive i balzi successivi. Il gap di leadership ha poco a che fare con la volontà delle donne di puntare in alto. Donne e uomini del tech risultano infatti essere ugualmente ambiziosi: il 62% delle intervistate sta puntando ad una promozione, contro il 67% degli uomini.
Donne Vs Uomini
Secondo il report le capacità tecniche avanzate sono fondamentali per la promozione dei profili femminili, più che per quelli maschili. Tra le due parti, infatti, c’è uno scarto del 10% in questo ambito, che sottolinea una maggiore necessità per le donne di provare le proprie competenze specifiche per ottenere un miglioramento di carriera.
Ma non finisco qua le differenze perché donne e uomini leader nella tecnologia adottano approcci diversi per l’avanzamento professionale, andando spesso oltre le sole qualifiche ed esperienze. Al momento del salto di carriera, le donne sono più propense degli uomini a prendere in considerazione fonti di supporto esterne, compresi i membri di famiglia, i colleghi e i mentori. Gli uomini (il 35%, contro il 17% del genere femminile) puntano più sul fare affidamento sulla fiducia personale per perseguire l’obiettivo del prossimo ruolo.
Il report sottolinea inoltre come circa due terzi degli intervistati concordano sul fatto che per fare carriera servano esperienze in diversi contesti lavorativi e con diversi datori. I profili femminili cambiano però datore di lavoro meno frequentemente. Solo il 24% delle donne nella tecnologia ha infatti avuto più di 5 datori di lavoro, contro il 43% degli uomini.
Donne e finanza
L’avere delle donne in posizioni strategiche per le aziende è però un fattore anche economico. E infatti le società con almeno tre dirigenti donne hanno registrato un aumento mediano del Roe superiore di 11 punti percentuali in cinque anni rispetto a quello delle aziende senza dirigenti donne. Ma non solo, perché le realtà con almeno il 30% dei dirigenti donne hanno un aumento del 15% della redditività rispetto a quelle che non ne hanno neanche una. “Basta una sola donna in più nella leadership per aumentare il rendimento di una azienda da 8 a 13 punti base. Il settore tecnologico, culla del progresso, non può permettersi di lasciare indietro un tema importante come la diversity. Allo stesso tempo, le donne devono crederci e intraprendere, in ogni fase della carriera, azioni audaci per raggiungere il top” conclude lo studio.