Nel 2021, la raccolta netta di risparmio gestito di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking è balzata a 11,5 miliardi, quasi il doppio rispetto ai 6,2 miliardi dell’anno prima
Al 31 dicembre 2021, la struttura distributiva del gruppo Fideuram–Ispb si avvaleva di 6.594 private banker, con un portafoglio medio pro-capite di 52 milioni
Nuovo massimo storico per Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, che ha archiviato il 2021 con 341,2 miliardi di euro di masse amministrate, in crescita del 12% rispetto a inizio anno, grazie sia all’eccellente risultato della raccolta netta, che ha oltrepassato i 15,7 miliardi (+ 20% dau 13,1 miliardi del 2020), sia per effetto della performance di mercato che ha inciso positivamente sui patrimoni per 21,8 miliardi.
L’analisi delle componenti ha mostrato poi come la raccolta netta di risparmio gestito, sia balzata a 11,5 miliardi, quasi il doppio rispetto ai 6,2 miliardi dell’anno prima. Il motivo? “Questo è stato possibile anche grazie all’attività dei private banker del gruppo che hanno orientato i flussi di risparmio della clientela verso prodotti a più elevato contenuto consulenziale”, ha spiegato l’istituto bancario, che ha fine 2021 ha invece registrato una raccolta netta di risparmio amministrato di 4,2 miliardi, in calo dai 6,9 miliardi del 2020.
“I risultati del 2021 confermano la bontà del nostro modello di servizio vincente nel mondo della consulenza finanziaria: con 341 miliardi di masse amministrate siamo leader riconosciuti in Italia e tra le prime private bank in Europa – ha commentato Tommaso Corcos, amministratore delegato e direttore generale di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking – Chiudiamo l’anno con un utile netto di 1,1 miliardi, una raccolta netta di quasi 16 miliardi e con un contributo positivo, sempre più rilevante, dal risparmio gestito, superiore agli 11,5 miliardi. Sono dati che certificano, ancora una volta, la preziosa attività dei nostri 6.500 private banker, capaci di offrire ai clienti un’attenta analisi delle loro reali esigenze, una gamma di prodotti e servizi di qualità e una gestione approfondita e personalizzata dei patrimoni”.
Al 31 dicembre 2021 la struttura distributiva del gruppo Fideuram – Ispb si avvaleva, infatti, di 6.594 private banker, con un portafoglio medio pro-capite di 52 milioni. E nei prossimi anni, il
private banking avrà un ruolo ancora più centrale per la crescita del gruppo. Il nuovo piano d’impresa che Intesa Sanpaolo ha, infatti, annunciato il 4 febbraio, pone l’attenzione sull’attività del private banking, come una delle principali leve di crescita dell’intero istituto.
“Sostenibilità, qualità di risposta ai bisogni di una clientela sofisticata ed esigente, supporto all’economia reale, digitalizzazione ed internazionalizzazione sono i pilastri sui quali si baseranno le strategie di sviluppo della nostra divisione”, ha aggiunto Corcos, che si aspetta sfide ambiziose e impegnative, ma è certo che la divisione saprà affrontarle grazie al patrimonio di competenze, capacità personali e conoscenza della clientela possedute da tutte persone che lavorano nella società.
Nel 2021, la raccolta netta di risparmio gestito di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking è balzata a 11,5 miliardi, quasi il doppio rispetto ai 6,2 miliardi dell’anno primaAl 31 dicembre 2021, la struttura distributiva del gruppo Fideuram–Ispb si avvaleva di 6.594 private banker, con un portafog…