Dollaro forte sul mercato? Un evento momentaneo
Alessandro Parravicini di Swan Asset Management Sa, durante la diretta Weekly Bell di We Wealth ritiene invece che “il dollaro da questa estate è su un sentiero di chiaro indebolimento. È probabile che con il nuovo anno la valuta statunitense si vada ulteriormente a indebolire nei confronti dell’euro, che potrebbe raggiungere un cambio di 1,25”. L’esperto prosegue dicendo che su questo influirà la svolta ultra espansiva della Fed. La Bce invece si sta mostrando più conservativa, e ciò determinerà “un apprezzamento dell’euro sul dollaro. Siamo di fronte a un nuovo ciclo di apprezzamento dell’euro”.
Poi, Parravicini fa alcune previsioni: una vittoria di Trump porterebbe l’euro a 1,25 sul dollaro abbastanza in fretta. Una vittoria di Biden con senato a maggioranza repubblicana renderebbe invece il dollaro un po’ più fermo. Infine, una vittoria netta dei democratici darebbe il via a un progressivo deprezzamento.
Sul versante euro, le previsioni degli analisti lasciano intendere che Christine Lagarde rimanderà ogni decisione su eventuali ulteriori misure di allentamento quantitativo al 10 dicembre. La seconda ondata della pandemia in Europa frena il cambio euro/dollaro. Non mancano però i fattori di rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro: un eventuale accordo last minute sugli accordi commerciali Brexit, circa il vaccino Covid-19 per il 2021 lascerebbero ancora margine per un ulteriore rialzo del cross nel prossimo anno, conclude l’esperto.
A risentire del rafforzamento del dollaro è anche l’oro, che si mantiene poco mosso sopra i 1900 dollari all’oncia.