L’indice, di valore e non di prezzo, viene calcolato attraverso algoritmi di intelligenza artificiale. Utilizza oltre 7mila variabili per ogni atleta e ogni match disputato
Sono inclusi cinque campionati: Serie A (Italia), Ligue 1 (Francia), Premier League (Inghilterra), Liga (Spagna) e Bundesliga (Germania)
Al via una borsa digitale per investire sul calcio. Si tratta di Csa crypto sport asset, piattaforma di negoziazione che consente di seguire le performance di atleti e club ed effettuare operazioni in tempo reale sul loro valore di mercato. In due modi: puntando sui calciatori che si ritiene abbiano maggiori probabilità in futuro di apprezzarsi o sulla svalutazione di chi si ritiene sia al momento sopravvalutato. We Wealth ha intercettato Anthony Ampellio, chairman of the board & ceo di Csa, per spiegare come funziona.
Per determinare il valore di mercato di un calciatore, l’indice – basato su algoritmi di intelligenza artificiale e certificato in blockchain – utilizza più di 7mila variabili. “Oltre alle prestazioni che un atleta riesce a ottenere sulla singola partita e sul lungo termine, che hanno un peso maggiore rispetto alle altre, l’indice analizza per esempio l’età, la difficoltà del campionato e le performance di calciatori comparabili, ovvero giocatori con le medesime caratteristiche tecniche, di età o di appartenenza in termini di club e campionati”, racconta Ampellio. “Ci teniamo a precisare che non si tratta di un indice di prezzo ma di valore, appunto, perché a differenza di un titolo azionario in cui il prezzo viene stabilito da migliaia o milioni di persone, nel calcio viene stabilito dalle controparti, ovvero il club che vende e il club che acquista. Di conseguenza, un indice di prezzo sarebbe stato estremamente instabile e manipolabile. Il nostro, invece, è un indice del tutto oggettivo”.
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I giocatori inseriti in piattaforma – che al momento sono circa 400 – sono stati selezionati attraverso determinati criteri: un’età compresa tra 18 e 33 anni, aver disputato almeno 700 minuti di gioco nella stagione precedente in uno dei cinque campionati considerati (Serie A in Italia, Liga in Spagna, Premier League in Inghilterra, Ligue 1 in Francia e Bundesliga in Germania) e avere un valore di mercato superiore ai 5 milioni di euro. “Per ora abbiamo omesso i portieri, per motivi tecnici”, precisa Ampellio. E alla domanda su se i singoli atleti avessero dovuto rilasciare un consenso all’utilizzo dell’immagine, chiarisce: “Considerato il modello di business, il quale non prevede in alcun modo lo sfruttamento commerciale dell’immagine e del nominativo del singolo calciatore, tale requisito non sussiste così come previsto dalla normativa di riferimento”.
“L’abbiamo strutturato come un vero e proprio mercato finanziario sportivo, anche se sappiamo che non si tratta di un mercato finanziario a tutti gli effetti”, continua l’amministratore delegato. “L’indice è infatti disciplinato da un rule book pubblico, tutti possono scaricarlo ed esaminarlo, analizzando le metriche che lo disciplinano”, dice Ampellio. Dopo aver effettuato l’iscrizione alla piattaforma, gli utenti possono acquistare dei token (definiti “Csa token”) in euro o in criptovalute; il cambio per i token è pari a un euro e il loro valore non è soggetto a fluttuazioni nel tempo. Inoltre, in qualsiasi momento possono essere venduti sul mercato secondario all’interno della piattaforma e convertiti in criptovalute e successivamente in euro. Non è possibile però negoziare al rialzo o a ribasso durante un match. “Essendo un indice basato sull’intelligenza artificiale, abbiamo la necessità di elaborare i dati”, spiega il ceo. In altre parole, dal momento in cui inizia il match di riferimento vengono sospese le negoziazioni all’interno della piattaforma; al termine della partita, il provider ottiene i dati, vengono elaborati e aggiornati indicativamente entro 24 ore.
Ma quali sono, in definitiva, i vantaggi e i rischi di un investimento di questo tipo? “Faccio una precisazione: le negoziazioni all’interno del nostro mercato non devono rappresentare a tutti gli effetti un investimento. Detto questo, il vantaggio principale è sicuramente legato alla decorrelazione di questa nuova asset class rispetto a tutte le altre già presenti sul mercato, alla conoscenza del sottostante, e alla possibilità di implementare la propria passione in un mercato come quello della finanza decentralizzata”, dichiara Ampellio. “Quanto ai rischi di business, abbiamo attuato tutto ciò che era in nostro potere per calmierarli al massimo, per esempio non custodiamo noi i wallet dei clienti. I rischi operativi sono invece discrezionali, nel senso che sono correlati alle capacità analitiche dei singoli utenti”.