Si chiama BG4Real, ed è un contenitore di soluzioni d’investimento in pmi non quotate che Banca Generali ha sviluppato con la Sgr 8a+ Investimenti. Si tratta di un fondo alternativo (Fia) e di un Eltif, posizionati su aziende in grado di intercettare trend e cambiamenti su scala globale. Li racconta Maria Ameli, responsabile dei private equity markets della rete di consulenti
Il dato è noto: sui conti correnti degli italiani esiste un risparmio dormiente ormai superiore al Pil del Paese: 1985 miliardi di euro a maggio 2021 (secondo l’Abi). Una cifra monstre che cresce di mese in mese e che sta sollevando più di un allarme da parte del sistema. Ma anche un valore che, se mobilitato nella giusta maniera, potrebbe servire a rilanciare il tessuto economico e produttivo italiano, alle prese con le difficoltà di un anno e mezzo di durissima crisi generata dalla pandemia da Covid-19.
Proprio per questo sempre più istituti finanziari guardano agli investimenti in economia reale. Un modo per aiutare il sistema Paese, certo, ma anche uno strumento in più per allargare le maglie della diversificazione della clientela in un momento cruciale per il mondo del risparmio. E tra queste realtà, la prima a muoversi in Italia è stata Banca Generali. Già a giugno 2020, la banca guidata dall’amministratore delegato Gian Maria Mossa ha presentato BG4Real, “un ponte costruito per mettere in contatto economia reale e risparmio privato. Con l’obiettivo di portare vantaggi sia per gli investitori che per il tessuto imprenditoriale”, dice a WeWealth Maria Ameli, responsabile dei private equity markets di Banca Generali. Nello specifico BG4Reale consiste nell’offerta, elaborata in partnership con la Sgr 8a+ Investimenti di Andrea Pastorelli, di un contenitore di soluzioni di investimento in pmi non quotate. Gli strumenti utilizzati sono un fondo di investimento alternativo (Fia) e un Eltif: al loro interno aziende in grado di intercettare trend e cambiamenti su scala globale.
Dopo una fase iniziale di raccolta, a un anno dal lancio è possibile fare un primo bilancio. Le operazioni condotte sono due: la prima legata all’aumento di capitale di Treedom, azienda Bcorp fiorentina che, attraverso una piattaforma interamente digitale, consente agli utenti di acquistare e piantare alberi da frutta in diverse zone del mondo, aiutando a distanza i contadini di zone in forte difficoltà come l’Africa o il centro America. L’aumento di capitale servirà a implementare il programma di espansione internazionale. La seconda operazione è stata condotta insieme a Fondo Italiano d’Investimento su Inxpect, azienda bresciana leader nei brevetti per la robotica industriale, anch’essa alle prese con l’evoluzione oltre confine.
“A breve porteremo a termine una nuova iniziativa a sostegno di una eccellenza italiana nel mondo dell’artificial intelligence e del machine learning – rivela Ameli – Sono operazioni che hanno un unico comun denominatore, ovvero quello di sostenere il percorso di crescita di eccellenze italiane che hanno l’ambizione di giocare un ruolo di primo piano anche fuori dall’Italia. Il tutto senza perdere mai di vista il nostro obiettivo principale, che è quello di dare ulteriori opportunità di diversificazione alle famiglie in un momento di grande complessità per gli investimenti”.
Per gli investitori i vantaggi sono diversi. Il primo è la decorrelazione rispetto ai mercati finanziari, che consente di elevare il livello di diversificazione e stare alla larga dalla volatilità in una situazione di ripresa economica complicata. In secondo luogo, strumenti di questo tipo permettono di sfruttare il premio di illiquidità per intercettare rendimenti mediamente superiori sia nel campo obbligazionario che in quello azionario. Infine, sia Fia sia Eltif godono di diversi vantaggi fiscali, dall’esenzione da Irpef dei redditi finanziari, a quella dall’imposta di successione, oltre che il tax credit sulle eventuali minusvalenze.
(Articolo comparso sul numero di luglio/agosto del Magazine We Wealth)
Il dato è noto: sui conti correnti degli italiani esiste un risparmio dormiente ormai superiore al Pil del Paese: 1985 miliardi di euro a maggio 2021 (secondo l’Abi). Una cifra monstre che cresce di mese in mese e che sta sollevando più di un allarme da parte del sistema. Ma anche un valore che, se …
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