Il premier riconosce che gli interventi economici fin qui adottati “non sono sufficienti e che occorre un sostegno a famiglie e imprese prolungato nel tempo”. Aggiunge quindi nel suo intervento che il prossimo decreto stanzierà “una cifra non inferiore ai 50 miliardi, che si aggiungeranno ai 25 già stanziati, per un intervento complessivo non inferiore ai 75 miliardi”.
La situazione che si prospetta davanti al Paese è “molto complessa”, dice il premier. Ma è ormai ora di “procedere a un allentamento del regime attuale di restrizioni per le attività produttive e commerciali”. Bisogna adesso “fare il possibile per preservare l’efficienza del nostro tessuto produttivo, i motori del Paese devono riavviarsi”. La riaccensione dei motori non può però prescindere ma da “un piano ben strutturato”, ha spiegato Conte. È questo infatti “uno dei passaggi più sensibili complessi”. Basterebbe “un’imprudenza, un’avventatezza dettata dalla legittima aspettativa di riaperture” per “compromettere tutti i sacrifici che i cittadini hanno dovuto affrontare sin qui”.
La strategia per la riapertura deve basarsi su “imprescindibili condizioni di sicurezza”. Perciò il governo metterà a punto “un piano di progressive aperture che sia omogeneo su base nazionale”, tenendo però “sotto controllo la curva del contagio” in modo da poter agire di nuovo” se si supererà la soglia critica.
Riapertura, Conte: installazione app Immuni sarà facoltativa
Novità delle ultime ore è la app Immuni per il tracciamento. Giuseppe Conte ha spiegato al riguardo che “l’applicazione sarà offerta su base volontaria, non obbligatoria”. Si farà dunque in modo che “chi non vorrà scaricarla non subirà limitazioni o pregiudizi”.