Per molte aziende, specialmente quelle piccole o piccolissime, l’uomo al comando – il fondatore, un suo erede, un supermanager – rappresentano un asset decisivo
Una soluzione è rappresentata dalle polizze Key man: un contratto che ha come contraente e beneficiario l’azienda stessa e come assicurato l’“uomo chiave”
Dal punto di vista fiscale, i premi sono deducibili. Bisogna ricordare, però, che il capitale erogato concorre a formare il reddito d’impresa
“In caso di sinistro, spiega Quero, “la compagnia assicurativa eroga il capitale pattuito, fornendo la liquidità necessaria per consentire all’azienda di riorganizzarsi e ripartire”. Come si definisce il capitale assicurato? “Il calcolo è decisamente più complesso rispetto a una classica temporanea caso morte per tutelare la famiglia dalla scomparsa di uno o entrambi i percettori di reddito”, premette il manager. In genere i parametri utilizzati sono il fatturato dell’azienda, l’utile netto. “Ma la quantificazione dipende, in ultima istanza, dalla sensibilità del banker e dell’azienda che si assicura”, precisa. “è fondamentale calibrare correttamente la copertura in base alle variabili in gioco: per un’azienda che fattura 100mila euro l’anno non ha senso prevedere un capitale di 10milioni. Anche perché queste polizze devono fare “da ponte”, aiutare l’impresa a risollevarsi nella fase critica iniziale, che può durare, approssimativamente, sei mesi o un anno”.
Un esempio concreto può aiutare a comprendere meglio il funzionamento di questa copertura. Si ipotizza un’azienda di famiglia, ancora in mano al fondatore 60enne, che si occupa direttamente delle scelte strategiche e rappresenta la figura di spicco a livello commerciale. Il Consiglio di amministrazione è ristretto, una 20 i dipendenti. “In caso di scomparsa dell’imprenditore, i rischi sarebbero significativi: il ritorno d’immagine per l’azienda, la mancanza di un passaggio di consegne già pianificato per tempo e la necessità di garantire continuità durante la fase di assestamento e di cambiamento”, osserva Quero. “L’ammontare della copertura scelta deve essere in linea con il valore dell’azienda e con una stima del contraccolpo che l’impresa potreebe subire in caso di sinistro. Per una copertura della durata decennale e un capitale di 10milioni, il premio annuo sarebbe inferiore ai 100mila euro”.
(articolo tratto da We Wealth di settembre)