Servono una “cultura dell’innovazione e nuovi modelli di business”, dice Marco Giorgino, direttore dell’Osservatorio fintech e insurtech del Polimi
Mi spiego: se prima la banca incontrava il proprio cliente, fisicamente, qualche volta in un anno, adesso ha potenzialmente occasioni quotidiane di incontro online, il che significa molti più dati sulle sue preferenze ed esigenze, e sui suoi comportamenti. E si può innescare un circolo virtuoso tra servizi che la banca offre e informazioni del cliente raccolte, aspetto questo che è alla base dell’innovazione a vantaggio del mercato”.
Anche il credito ha visto cambiamenti importanti con lo sviluppo di piattaforme di finanziamento molto tempestive, cosiddette di instant lending, che sono in grado, attraverso l’intelligenza artificiale e l’uso dei big data, di valutare il rischio di credito del richiedente un prestito e dargli una risposta pressoché immediata.
“In generale, le nuove tecnologie permettono ormai di incrociare i dati per una valutazione del rischio di credito che va ben oltre l’assessment tradizionale – prosegue Giorgino – Un altro ambito che merita un’osserva zione è sicuramente quello dell’asset management, dove la digitalizzazione dei processi di gestione del risparmio, in particolare nelle fasi di profilazione dell’investitore con riferimento al livello di rischio, di definizione dell’asset allocation, di selezione e costruzione dei portafogli, ha fortemente aiutato i player, con effetti positivi sia sulla ricerca di efficienza e di efficacia sia sulla gestione della compliance”.
Tutti questi esempi sono la dimostrazione che tecnologia e fattore umano possono integrarsi, dando centralità al ruolo del consulente. Il modello che potrà risultare vincente è quello ibrido.
Infine, arriviamo all’insurtech, anch’esso sempre più indirizzato verso l’instant insurance, “la copertura del rischio quando è necessaria e per il tempo in cui è necessaria – dice il professore – Una modalità di fruizione innovativa rispetto al passato, quando la copertura dai rischi rientrava nella pianificazione della vita delle persone, e rinnovata di anno in anno. Le tecnologie hanno profondamente aiutato ad efficientare i processi interni e, insieme con la capacità di visione dei player più innovativi, hanno prodotto nuovi servizi come le assicurazioni end-to-end, con valutazione del danno istantanea attraverso meccanismi di image processing e soluzione inbound grazie alla creazione di ecosistemi che coinvolgono rami di attività non propri dell’assicurazione”.
È il caso del sinistro automobilistico per il quale il titolare della polizza che abbia subito un danno invia l’immagine del danno, questa viene istantaneamente processata dall’intelligenza artificiale e il cliente riceve in tempo reale la valutazione e l’indirizzo del carrozziere convenzionato più vicino a lui.
Articolo tratto dal Magazine We Wealth di febbraio 2022