Collezionare opere d’arte del Rinascimento italiano.
Sull’onda della grande mostra Siena: The Rise of Painting, 1300‒1350 alla National Gallery a Londra, Christie’s propone un gruppo di opere di maestri senesi acquistabili in trattativa privata. Siena and the Renaissance: A Selling Exhibition include tavole del Trecento e Quattrocento e pagine di manoscritti miniati, tutti eseguiti nella città toscana. Una selezione delle opere è visibile a Londra, lo sarà presto a New York, e in giugno a Parigi: sono state riunite da John Hawley, direttore delle vendite private a Londra, che certamente ha visto il successo dell’estetica senese sia al Metropolitan Museum a New York lo scorso anno che a Londra ora.

Collezionare il Rinascimento con Siena and the Renaissance: A Selling Exhibition
Le opere sono quasi tutte pubblicate online, senza tuttavia il prezzo: il collezionista interessato può con estrema facilità contattare Christie’s e organizzare una visita o semplicemente fare una chiacchiera con gli esperti. Un modo magnifico per conoscersi al di fuori delle grandi aste, per mantenere un profilo discreto e soprattutto per discutere la direzione di una collezione. Le grandi case d’asta possono infatti cercare opere molto specifiche, e mettere insieme due collezionisti senza passare da vendite all’incanto, con la soddisfazione di entrambi. I criteri rimangono sempre rigorosissimi, forse ancora di più al di fuori dell’asta pubblica: ricerche sull’attribuzione, studi sullo stato di conservazione, certificazione di provenienza impeccabile, soprattutto durante gli anni devastanti della Seconda Guerra Mondiale, quando requisizioni e vendite forzate erano all’ordine del giorno.

L’importanza delle vendite private per Christie’s
In una conferenza stampa lo scorso dicembre, l’allora CEO di Christie’s Guillaume Cerutti comunicò che le vendite private erano aumentate del 41% nel 2024, passando da 1.1 miliardi di dollari a 1.5 miliardi di dollari, un’anomalia se si pensa alla contrazione del mercato dell’arte degli ultimi anni. Sempre alla fine del 2024 Adrien Meyer, Global Head of Private Sales della maison cercò dare una spiegazione in un’intervista a ArtNet: il processo della vendita privata è estremamente rassicurante in un mondo come quello che stiamo vivendo, dominato dall’incertezza. A questo si aggiunge la freschezza di un capolavoro che forse solo pochi altri hanno visto, dettaglio non trascurabile quando le cifre divengono molto alte.

Le vendite private, oltre ai capolavori dell’arte
Non solo per collezionare opere d’arte del Rinascimento : la transazione privata diventa anche fondamentale per le categorie che hanno più sofferto negli ultimi decenni, e mi riferisco a arredi, maioliche, oggetti d’arte in generale, per i quali ora Christie’s ha dedicato un canale di vendita privata continuamente aggiornato, il Decorative Art for Your Home: organizzato per stanza, propone oggetti eccezionali per la camera da pranzo, il salotto, il salone… Chi non vorrebbe le porcellane prodotte in Cina nel Seicento, affondate in esportazione e riscoperte dal Capitano Michael Hatcher negli anni Ottanta del secolo scorso?
Se da un lato questo sembra ancora un processo condotto con il venditore al timone, in realtà la vendita privata pone l’acquirente in controllo. Non è più necessario attendere che l’opera giusta arrivi in asta: un dialogo aperto con gli esperti della casa d’asta permette a loro di cercare quello che si ritiene necessario per proseguire o completare la propria collezione, che sia una versione del Paesaggio invernale con trappola per uccelli di Pieter Brueghel o il recupero di un quadro che era di famiglia. A ciò si aggiunga che sino a quando una eventuale transazione diviene più probabile, le opere possono non essere spostate dal loro deposito nelle varie sedi di Christie’s, ancor più fondamentale dove le leggi di esportazione sono molto rigide, come in Italia o in Spagna, Paesi dove la vendita privata all’interno del territorio nazionale è senza dubbio la strada che le grandi case hanno intrapreso.