Solo nel 2021 si sono verificati 20 disastri naturali negli Usa, tra gelate, incendi, inondazioni, tornado e altre condizioni meteorologiche estreme
Circa il 90% dei proprietari di immobili ha visto aumentare i premi assicurativi nell’ultimo anno, registrando un incremento medio di 134 dollari
Il cambiamento climatico fa schizzare alle stelle il costo delle polizze. Almeno negli Stati Uniti. Stando a un rapporto di Policygenius visionato da Cnbc, circa il 90% dei proprietari di immobili ha visto aumentare i premi assicurativi tra maggio 2021 e maggio 2022, registrando un incremento medio di 134 dollari. Si parla del +12,1% a livello nazionale, con picchi maggiori nei paesi più soggetti ai disastri naturali, come Arkansas, Washington e Colorado.
Secondo la National oceanic and atmospheric administration, solo nel 2021 si sono verificati 20 disastri naturali negli Usa, tra gelate, incendi, inondazioni, tornado e altre condizioni meteorologiche estreme. Eventi che hanno generato danni per un totale di 145 miliardi di dollari. Stando agli esperti, l’impennata degli effetti del cambiamento climatico combinata con l’incremento dei costi per la ricostruzione e la carenza di manodopera hanno tra l’altro indotto dunque un aumento dei premi assicurativi sulle case. “Aumenti drastici”, secondo Pat Howard, esperto di assicurazioni sulla casa di Policygenius.
Brad Wright, managing partner di Launch financial planning, ha dichiarato a Cnbc come l’erosione e l’innalzamento del livello del mare rappresentino preoccupazioni crescenti per i clienti interessati alle proprietà costiere. Quando qualcuno decide di acquistare un immobile lungo le spiagge del Maine, per esempio, sono frequenti le domande sui rischi di inondazione o su quanto costi un’assicurazione sulla casa. Anche se non manca chi inconsapevolmente acquista o possiede immobili in aree a rischio. Secondo la Federal emergency management agency (agenzia del governo degli Stati Uniti che fa parte del Dipartimento della sicurezza interna e svolge una funzione di protezione civile), sono 8 milioni le proprietà a rischio inondazione. Per la First street foundation nel 2020 se ne contavano 14,6 milioni, pari al 10,3% di tutti gli immobili.
Il punto è che le polizze assicurative standard non coprono i proprietari di immobili dalle inondazioni, ma tale protezione è disponibile tramite copertura privata o Fema (si parla in quest’ultimo caso del National flood insurance program gestito dalla Fema, che fornisce un’assicurazione contro le inondazioni a proprietari di immobili, affittuari e aziende, ndr). Il premio medio annuo, in generale, raggiunge i 985 dollari secondo ValuePenguin. Ma lo scorso ottobre la Fema ha rinnovato il suo programma per valutare più accuratamente il rischio inondazioni, spingendo i premi assicurativi per alcune proprietà costiere da 700-800 dollari a 4mila-5mila dollari all’anno.
Escursioni di prezzo che potrebbero risultare proibitive per le famiglie a basso reddito e per i pensionati, specie per chi vive in un immobile ereditato dalla propria famiglia. E lo stesso vale anche per gli incendi. Per Policygenius, i premi assicurativi sono aumentati in questo caso di quasi il 10% in California tra maggio 2021 e maggio 2022. Cifre che fanno riflettere se si pensa che, secondo la First street foundation, almeno 10 milioni di proprietà negli Stati Uniti sono a rischio incendio “elevato” o “estremo”.