La gestione patrimoniale di Cherry Bank, su misura per tutte le generazioni.
Quando si tratta di gestire il proprio patrimonio, è meglio privilegiare la tradizione del contatto umano o il rigore del tech? Conviene allocare i propri risparmi in bond, oppure osare un mix di criptovalute? La risposta giusta in realtà non esiste. Perché i clienti non sono tutti uguali. Ma soprattutto, appartengono a coorti generazionali diverse: baby boomer (i nati fra il 1946 e il 1964), generazione X (1965-1980), millennial (1981-1994 circa), gen Z (1995-2010 circa). Una suddivisione più precisa annovera pure gli Xennial, quella particolarissima micro generazione nata fra il 1977 e il 1983, allevata in un mondo “disconnesso”, e diventata adulta mentre internet e la tecnologia esplodevano.
Secondo la Banca Mondiale, l’Italia è tra i primi tre Paesi al mondo per risparmio pro capite, ma al quarantesimo posto per competenze finanziarie. Un’ottima consulenza finanziaria, graduata sulle diverse esigenze “anagrafiche” della clientela, può fare la differenza, soprattutto considerando l’enorme disparità economica intergenerazionale: rileva il Censis che il 58,3% della ricchezza netta italiana appartiene alle famiglie con capofamiglia nato prima del 1980. Anche in questo caso, con molte differenze.
La gestione patrimoniale di Cherry Bank declinata per tutte le generazioni. I baby boomer
I baby boomer sono da sempre abituati a considerare prioritario il risparmio familiare, da proteggere con una gestione oculata. Conti di risparmio, investimenti immobiliari e fondi pensione sono gli strumenti finanziari principali cui questa generazione si è affidata. La modalità di contatto preferita con il consulente è rimasta quella fisica, basata su un rapporto di fiducia, in filiale.
La generazione X
Consapevole di questa attitudine, Cherry Bank garantisce l’esistenza di filiali fisiche, come l’offerta di servizi funzionali al passaggio intergenerazionale della ricchezza, altro tema a cui questa generazione è attento. Anche la generazione X – attenta alla pianificazione finanziaria per la stabilità futura propria e della loro famiglia – preferisce ancora il rapporto diretto con il consulente. Pur essendo più aperta alle soluzioni digitali per la gestione del risparmio: del digitale la gen X apprezza l’autonomia che garantisce, buon complemento al rapporto diretto con il consulente.
Gli “Xennial”
Questa inclinazione si fa più forte nella piccola ma cruciale generazione “Xennial”, ponte fra la gen X e i millennial. Il mix di servizio offerto da Cherry Bank al riguardo è un’alchimia fra fisico e digitale: ai conti online si affiancano le filiali fisiche; la consulenza è personalizzata, così come le gestioni patrimoniali. Vi è inoltre la possibilità di selezionare investimenti di tipo Esg.
I millennial
Le “curiosità” tech e di sostenibilità che sono in nuce nella generazione X e negli Xennial si consolidano nella coorte dei millennial, grandi estimatori di tecnologia, risparmio flessibile, investimenti sostenibili. I nati fra gli anni ’80 e la prima metà dei ’90 vivono appieno la dicotomia tradizione / innovazione, ma propendono per quest’ultima. Influenzati dalla crisi del 2008 dei mutui subprime, i millennial sono attenti alla gestione del denaro. Nella vita hanno priorità esperienziali: viaggi, istruzione, in generale conoscenza. In una parola: qualità della vita. Percepiscono gli investimenti sostenibili vicini alla loro sensibilità e ai loro valori e per loro la tecnologia (conti di risparmio digitali e app di investimento) sorpassa le soluzioni tradizionali di risparmio flessibile.
Un cliente millennial di Cherry Bank trova soddisfazione non solo nei servizi menzionati per tutti i gruppi anagrafici, ma anche nella consulenza avanzata, apprezzata per la sua trasparenza. Infatti, la consulenza avanzata si basa sulla definizione di una asset allocation strategica e tattica, sul controllo delle performance e sull’efficientamento dei costi degli strumenti finanziari utilizzati a fronte di un pagamento di una fee omnicomprensiva.
La gestione patrimoniale di Cherry Bank, perfetta anche per la gen Z
E la gen Z? Iniziare a investire da giovani consente di pianificare il proprio futuro con estrema serenità, e anche di “sperimentare”. I nativi digitali amano l’innovazione costante. Ancor più rispetto ai millennial, bramano rapidità ed efficienza. Apprezzano gli investimenti a breve termine, le criptovalute e il trading online, ma senza “avventurarsi”. Fin da adolescenti infatti gli Z mostrano di interessarsi a finanza e inve- stimenti, grazie alle piattaforme di e-learning, alle app di gestione delle finanze personali e agli strumenti di micro-investimento. Come i millennial, gli Z chiedono investimenti sostenibili, ma “di più”. Prediligono le soluzioni con impatto sociale diretto. In Cherry Bank, possono trovare risposta a tutte le loro esigenze attraverso la personalizzazione della consulenza e delle gestioni patrimoniali.
Articolo originariamente apparso sul numero 78 di We Wealth Magazine, disponibile in abbonamento.