Giuseppe Castagna, Bpm: abbiamo battuto ogni previsione
Con un utile netto 2024 di 1,92 miliardi di euro, il ceo di Bpm Giuseppe Castagna ha presentato conti che superano gli obiettivi del piano strategico della banca milanese. La cifra segna una crescita del 52% rispetto al 2023, derivando da un risultato della gestione operativa di 3,048 miliardi (nel 2023 erano 2,770 miliardi, +10%). Il risultato lordo dell’operatività corrente è invece pari a 2,503. Commenta lo stesso Castagna: «I traguardi raggiunti nell’esercizio 2024 dimostrano una volta di più la forza che Banco Bpm è stato in grado di esprimere sin dalla sua nascita in tutti i settori del proprio business». Il superamento dei principali obiettivi del piano strategico ne rende necessario l’aggiornamento perché il gruppo prosegua «verso nuove prospettive di sviluppo e crescita». I proventi operativi core crescono del 5%, a 5,689 miliardi.
UniCredit vorrebbe Bpm, ma Castagna non ci sta
Perciò Castagna sottolinea a più riprese come l’offerta di UniCredit contrasti «in maniera sempre più evidente» con la dimostrata capacità di Banco Bpm di produrre performance eccellenti, «con prospettive di ulteriore crescita e profittabilità concrete, credibili e realizzabili». In conferenza stampa si spinge a parlare di «fervore agonistico che pervade la nostra banca», aggiungendo che «non abbiamo bisogno di essere acquisiti per diventare attrattivi. Abbiamo il business model più completo, non so chi non vorrebbe fare un M&A con noi».
Andamento della raccolta rispetto al 2023
La raccolta diretta bancaria risulta pari a 132,0 miliardi (+4,8%). In particolare, la raccolta indiretta raggiunge 116,2 miliardi, in crescita di 10 miliardi. Gli impieghi netti performing “core” (ossia mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali) si attestano a 94,8. L’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi si è ulteriormente ridotta al 2,8% dal 3,5% del 31 dicembre 2023. Il costo del credito risulta in riduzione a 46 p.b. rispetto ai 54 p.b.19. Cresce l’indice di patrimonializzazione (Cet 1 Ratio al 15,0%, dal 14,2%). La raccolta diretta bancaria è a 132,0 miliardi (+4,8%). Quella indiretta da clientela raggiunge i 116,2 miliardi (+9,4%), di cui: risparmio gestito 66,1 miliardi (+6,6%); risparmio amministrato 50,1 miliardi (+13,3%).
Mosse misurate nello scacchiere del risiko bancario
Specialmente nell’ultima parte del 2024, Bpm è entrata nel risiko delle operazioni straordinarie, che hanno impresso una ulteriore accelerazione al raggiungimento degli obiettivi del piano strategico 2023-2026. Nel mese di novembre 2024, i cda di Banco Bpm e di Banco Bpm Vita, hanno deliberato la promozione da parte di quest’ultima di un’offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Anima Holding S.p.A., al prezzo di 6,20 euro per azione.
Risale poi alla data del 13 novembre l’acquisto di una partecipazione azionaria pari al 5% del capitale sociale di Banca Monte dei Paschi di Siena. Il 30 settembre, Banco Bpm, Gruppo Bcc Iccrea e Fsi avevano perfezionato le varie operazioni societarie che hanno dato via alla partnership strategica in Numia Group Spa (partecipata da FSI per il 42,86% e da Banco Bpm e Bcc Banca Iccrea per il 28,57% ciascuna). Quest’ultima operazione ha portato alla creazione del secondo soggetto nazionale nel settore della monetica.
Le prospettive macroeconomiche e la distribuzione dei dividendi
Per l’Italia le aspettative per il 2025 si confermano moderatamente positive, con inflazione stabile e crescita del pil tra lo 0,8% (Banca D’Italia) e lo 0,7% (Fondo monetario internazionale). Ci si aspetta che le politiche espansive della Bce possano dare uno stimolo positivo ai consumi e all’andamento degli investimenti, frenati dal venir meno degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni. Nel complesso, la dinamica del margine di interesse è prevista risentire del progressivo allentamento della politica monetaria. Tuttavia, questo possibile assottigliamento del margine potrebbe essere attenuato dalla prosecuzione di un’accorta gestione.
Il cda ha inoltre deliberato di proporre alla prossima assemblea dei soci il pagamento di un dividendo cash per azione di 0,60 euro, per un ammontare complessivo di € 909,1 milioni. La banca ha già pagato un acconto dividendi di 0,40 per azione il 20 novembre 2024.
Negli ultimi anni il mercato ha apprezzato l’impegno della banca, riconoscendole una efficace capacità di esecuzione, «come conferma la sovra-performance degli obiettivi di piano e la realizzazione di importanti iniziative di rafforzamento in settori ad alto margine commissionale». Conclude Giuseppe Castagna affermando che «queste operazioni, insieme al peculiare radicamento di Banco Bpm nel Nord Italia, hanno permesso di creare valore per gli azionisti e per tutti gli altri stakeholder».