Dopo più di un decennio di inflazione e di tassi nominali estremamente bassi, il 2022 ha visto una forte crescita dei rendimenti obbligazionari. Un contesto in cui gestione prudente, dimensioni moderate del portafoglio e buon posizionamento rispetto al rialzo del costo del denaro hanno contribuito a risultati positivi per uno dei prodotti di punta di Cardif Lux Vie, compagnia assicurativa vita parte del Gruppo BNP Paribas. Il Fondo Generale, infatti, nei dodici mesi appena conclusi ha aumentato il proprio rendimento lordo al 2,75%[1]. Abbiamo parlato dei risultati conseguiti e di quelli futuri (con un occhio di riguardo alla sostenibilità) con François Lucchini, Chief Investment Officer di Cardif Lux Vie.
Partiamo dalle basi: cos’è il Fondo Generale e a chi si rivolge?
Il Fondo Generale è proposto nella maggior parte dei contratti di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione di Cardif Lux Vie. Il Fondo consente una diversificazione degli attivi dei clienti tramite l’investimento in uno strumento meno rischioso rispetto alle Unità di Conto, che beneficia di una performance regolare nel tempo e che mantiene la sua liquidità.
Come si può spiegare una simile progressione del rendimento del Fondo Generale di Cardif Lux Vie?
Questa crescita significativa del rendimento offerto dal nostro Fondo Generale è il risultato di diversi fattori. Il primo è legato alla nostra gestione prudente nel lungo periodo, combinata a prese di posizione volontarie sugli attivi oggetto di diversificazione quando ne è valsa la pena. Questo ci ha permesso di offrire rendimenti coerenti alle aspettative dei clienti, gestendo nel contempo margini di manovra che ci hanno consentito di sfruttare un eventuale rialzo dei tassi a lungo termine nell’eurozona. Il secondo fattore riguarda le dimensioni moderate del nostro portafoglio, che ci consentono – grazie a una grande agilità e flessibilità – di approfittare delle opportunità sulle emissioni delle obbligazioni di credito senza detenere una posizione importante su questo mercato, garantendo di fatto un elevato livello di liquidità. Le dimensioni sono peraltro valutate regolarmente dai nostri team rischi. Il terzo fattore è legato alla quota variabile del portafoglio (Macro coperture di tasso, Obbligazioni a tasso variabile, Monetario, Titoli a meno di 1 anno) che è ormai prossima al 25% del portafoglio. Questo ci ha permesso di accogliere positivamente il rialzo dei tassi.
Come è investito principalmente il Fondo Generale di Cardif Lux Vie?
Di solito, il nostro portafoglio si compone essenzialmente di obbligazioni creditizie e governative con rating medio elevato (A). La nostra prima diversificazione è costituita da titoli azionari, che rappresentano fino al 10% del portafoglio e che ci consentono di offrire un rendimento significativo nel lungo periodo. Inoltre, abbiamo un’esposizione verso gli attivi non quotati superiore al 5% del portafoglio. È importante notare che è attraverso questa quota che noi procediamo agli investimenti più significativi dal punto di vista ESG (ambiente, società e governance). Per esempio, di recente abbiamo investito nel più grande fondo mondiale di infrastrutture per l’idrogeno pulito, nelle foreste gestite in modo sostenibile ed in un immobile a destinazione uffici nel centro di Lussemburgo che ha ottenuto la certificazione “BREEAM Excellent[2]”.
Approccio SRI (Sustainable Responsible Investing, ovvero investimento socialmente responsabile) e Fondo Generale sono compatibili?
Assolutamente sì. Dal 2008 integriamo nelle nostre scelte di investimento nell’ambito della gestione del Fondo Generale criteri ambientali, sociali e di governance. Concretamente, oltre a tenere in considerazione le esclusioni a livello settoriale decise dal Gruppo BNP Paribas, questo si traduce nell’analisi sistematica di tutti gli attivi sottostanti del portafoglio tramite l’applicazione di un filtro ESG. Inoltre, la selezione dei titoli diretti si basa su un approccio definito «Best In Class» all’interno dei settori non esclusi. Infine, sono escluse dall’universo di investimento le società peggiori dal punto di vista dell’impronta carbonio e del rating di transizione energetica, rispecchiando così la volontà di privilegiare le aziende capaci di evolversi verso un mondo a basse emissioni di carbonio. Per questi motivi, il Fondo Generale di Cardif Lux Vie è classificato come Articolo 8 conformemente al regolamento SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation). Ci tengo inoltre a sottolineare che, con oltre 740 milioni di euro a novembre 2022, gli investimenti (compresi gli impegni fuori bilancio) a impatto positivo[3] di Cardif Lux Vie sono in crescita del 29% rispetto alla fine del 2020. Questa evoluzione ci pone in una posizione favorevole relativamente al nostro obiettivo di aumentare gli investimenti a impatto positivo di 400 milioni di euro tra la fine del 2020 e la fine del 2025.
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[1] Questo rendimento non tiene conto delle spese di gestione dello strumento e delle spese eventualmente applicabili ai contratti. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri.
[2] Building Research Establishment Environmental Assessment Method (BREEAM) è un sistema di valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici sviluppato da Building Research Establishment.
[3] Si tratta di investimenti realizzati con l’intenzione di generare un impatto sociale e/o ambientale positivo e misurabile, assicurando nel contempo anche un ritorno sugli investimenti. L’intenzione è la volontà di conseguire uno o più obiettivi di sviluppo sostenibile.