I cinque top campionati europei (Premiere league, Bundesliga, Serie A, Liga e Ligue 1) hanno riportato il crollo peggiore, pari all’11% rispetto all’anno precedente
Per la Serie A il ritorno al calcio giocato a porte chiuse a partire dal 20 giugno 2020 ha contribuito a un calo dei ricavi da stadio pari a 50 milioni di euro (-18%)
Dan Jones dello Sports business group di Deloitte: “Sarà interessante vedere come si svilupperà l’equilibrio dei salari e dei ricavi nel 2020-21 e oltre”
Tra l’altro, la Serie A è stata anche l’unica delle “big five” a toccare gli stipendi, con salari aggregati in calo del -8% (147 milioni di euro) a 1,6 miliardi di euro. Ma non è bastato: l’effetto negativo del covid-19 sui ricavi ha infatti spinto il rapporto salari-entrate verso un “più” del 78%, la percentuale più elevata degli ultimi 16 anni. Anche perché, spiegano i ricercatori, “tre club hanno speso più per gli stipendi” di quanto abbiano “prodotto in termini di entrate”.
“Ci vorranno diversi anni prima che si conosca l’impatto finanziario complessivo della pandemia da covid-19 sul calcio europeo”, osserva al riguardo Dan Jones, partner e capo dello Sports business group di Deloitte. Va segnalato, spiega, che “mentre sono passati 16 mesi dalla pandemia che ha colpito l’Europa” l’analisi si concentra sull’anno finanziario 2019-20 e quindi “rappresenta solo, nella maggior parte dei casi, tre mesi di impatto” della crisi pandemica. “La sospensione dei campionati ha portato al disallineamento del completamento della stagione e dei periodi di rendicontazione finanziari tipici in Inghilterra, Spagna e Italia. Ciò porterà al riconoscimento di alcuni elementi di entrate e costi relativi alla stagione 2019-20 nell’anno finanziario che termina nel 2021 e, quindi, nell’edizione del prossimo anno”, precisa Jones.
Quello che possiamo intanto evidenziare chiaramente, aggiunge, è la “natura relativamente fissa della base di costo dei club d’élite e in particolare dei costi salariali. A causa della struttura pluriennale dei contratti dei giocatori, i club hanno trovato molto difficile compensare l’impatto sulle entrate causato dal covid-19 riducendo i costi salariali. Sarà interessante vedere come si svilupperà l’equilibrio dei salari e dei ricavi nel 2020-21 e oltre. E se la crescita dei salari finora apparentemente inesorabile rallenterà, si fermerà o si invertirà”.