Il ministero dell’Economia ha annunciato tre nuove tranche di Btp Short e Btp indicizzati all’inflazione europea, che finiranno in asta il prossimo 25 settembre, con un controvalore massimo di 5,25 miliardi di euro.
In particolare si tratta di un Btp Short Term con scadenza a fine agosto 2026 e di due Btp€i con scadenze al maggio 2026 e 2039.
Per prenotare questi titoli c’è tempo fino al 24 settembre e, come sempre, la richiesta potrà essere inoltrata tramite gli sportelli bancari o postali, oppure attraverso il proprio home banking abilitato alle funzionalità di trading.
Codice ISIN | Tranche | Emissione | Scadenza | Cedola Annuale | Imp. Min. Off. (mln. €) | Imp. Max. Off. (mln. €) | |
BTP Short Term | IT0005607269 | 5ª | 29/07/24 | 28/08/26 | 3,10% | 2250 | 2750 |
BTP€i 5 Anni | IT0005543803 | 17ª | 26/04/23 | 15/05/29 | 1,50% | 1000 | 1250 |
BTP€i 15 Anni | IT0005547812 | 6ª | 15/05/23 | 15/05/39 | 2,40% | 1000 | 1250 |
Btp Short Term e Btp€i, perché investire
I Btp Short Term sono una valida scelta per chi cerca un’alternativa ai tradizionali Bot, ma con un orizzonte temporale leggermente più esteso: questi titoli si rivolgono a investitori disposti a impegnare il proprio capitale per periodi superiori ai 12 mesi. Un aspetto particolarmente allettante di questi strumenti, nell’attuale fase, è la loro potenziale reattività alle variazioni dei tassi d’interesse. In uno scenario di riduzione dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, questi titoli potrebbero aumentare di valore, offrendo opportunità di plusvalenza per gli investitori più attenti alle dinamiche di mercato e pronti a vendere in anticipo sulla scadenza.
D’altra parte, i Btp indicizzati all’inflazione europea si propongono come uno scudo contro l’erosione del potere d’acquisto, dal momento che le cedole e il capitale vengono periodicamente rivalutati (oltre a pagare la cedola minima indicata in tabella). Questi titoli, tuttavia, presentano una peculiarità che merita riflessione: il loro riferimento all’inflazione dell’Eurozona potrebbe non riflettere pienamente le dinamiche dei prezzi in Italia. Questo aspetto li differenzia dai Btp Italia, le cui rivalutazioni si basano sull’indice Foi calcolato dall’Istat, più aderente alla realtà economica nazionale.
E’ importante sottolineare che, come per tutti i titoli di Stato, entrambi gli strumenti offrono la possibilità di liquidazione anticipata sul mercato secondario. Tuttavia, questa opzione comporta l’esposizione alle fluttuazioni di prezzo, rinunciando alla garanzia di rimborso del capitale a scadenza (per approfondire).