Il Mef ha annunciato le nuove emissioni di Buoni ordinari del Tesoro, per un controvalore di 9 miliardi, che andranno in asta il prossimo 12 novembre.
Il termine per presentare la domanda d’acquisto e fissato all’11 novembre: la richiesta potrà essere effettuata presso gli sportelli bancari e postali, oppure utilizzando il proprio home banking, se abilitato alle funzionalità di trading.
Nome Titolo | Durata (giorni) | Codice ISIN | Tranche | Data Emissione | Data Scadenza | Importo Offerto (mln. €) |
BOT 12 Mesi | 365 | IT0005580003 | 1ª | 14/11/24 | 14/11/25 | 7500 |
BOT 12 Mesi (riap.) | 61 | da attribuire | 3ª | 12/01/24 | 14/01/25 | 1500 |
Bot, quale funzione svolgono in portafoglio e perché acquistarli
Il Bot sono titoli di Stato a breve scadenza (fino a 12 mesi) che possono essere utilizzati come forma di gestione della liquidità, grazie a un prezzo piuttosto stabile e un rendimento che supera la remunerazione dei conti correnti. Fra le caratteristiche più apprezzate c’è la tassazione agevolata al 12,5%, comune a tutti i titoli di Stato principali, che risulta più vantaggiosa rispetto a quella dei conti deposito e a quella delle obbligazioni emesse da società, al 26%.
Il rendimento del Bot viene determinato dalla differenza fra il prezzo d’acquisto e quello di rimborso: il primo sarà inferiore al secondo, con un guadagno che si realizza a scadenza. Non è previsto il pagamento di cedole periodiche.
Considerato il basso rischio e il rendimento competitivo, il Bot può essere considerato un parcheggio temporaneo della liquidità che si voglia proteggere dall’inflazione, con la possibilità di un piccolo guadagno. Non sono adeguati per l’investimento di lungo periodo, specialmente se l’obiettivo è quello di far crescere il capitale: per questo genere di ambizioni sarà preferibile calibrare un mix di azioni e obbligazioni adeguato alla propria tolleranza al rischio, prevedendo di destinare le somme investite per un certo numero di anni.