La ragione che giustifica la generalizzata razionalizzazione dei bonus sugli immobili risponde all’esigenza di evitare un sovraccarico della spesa pubblica
Come noto sono state di recente apportate numerose modifiche in materia di bonus edilizi. Modifiche che, in buona parte, hanno portato a un ridimensionamento del supporto dello Stato per coloro che intendono effettuare interventi sui propri immobili.
Ad esempio, il superbonus verrà ridotto al 70% mentre il bonus casa al 50%.
Rivisto in riduzione anche l’ecobonus e il sismabonus.
Tuttavia, proprio queste modifiche alla disciplina dei bonus edilizi sollecitano l’esigenza di fare il punto sulla situazione mettendo in evidenza quali sono le agevolazioni che rimarranno attive per il 2024.
La ragione che giustifica la generalizzata razionalizzazione dei bonus sugli immobili risponde all’esigenza di evitare un sovraccarico della spesa pubblica.
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Superbonus
Dal primo gennaio 2024 le eventuali spese sostenute nell’ambito della disciplina del superbonus potranno essere portate in detrazione con aliquota al 70% e nel corso di 4 anni.
Nel 2025 invece la detrazione andrà incontro ad un ulteriore restringimento, passando al 65%.
Come noto, infatti, il diritto a fruire dell’agevolazione sugli interventi di costruzione, ristrutturazione, manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, cambio di destinazione d’uso, fino ad ora fissato al 110% , si ridurrà al 70%, scontando in peggio una differenza del 30%. Differenza che ricadrà sui soggetti che hanno intrapreso il lavoro di ristrutturazione.
Inoltre, se dal 1 gennaio 2024 i contribuenti che ne hanno diritto potranno fruire dell’agevolazione al 70% della spesa, a partire dal 2025, invece, la quota dovrebbe andare incontro ad un’ulteriore contrazione, scendendo al 65%.
È bene sottolineare inoltre che la vendita di immobili che nei 10 anni prima sono stati sottoposti a interventi di ristrutturazione agevolati con il superbonus, sono sottoposti, in caso di vendita e dunque in relazione alla plusvalenza realizzata, a imposta sostitutiva del 26%.
La novità pertanto penalizza la vendita degli immobili che hanno beneficiato del superbonus.
Ciò che conta non è il tempo trascorso dall’acquisto dell’immobile ma quello trascorso dalla conclusione dei lavori agevolati.
Bonus barriere architettoniche
Confermato il bonus, già previsto per gli anni precedenti, legato all’abbattimento delle barriere architettoniche.
L’agevolazione può arrivare al 75% a condizione che il titolo edilizio sia stato presentato entro il 16 febbraio del 2023.
Il bonus opera sugli interventi di installazione di ascensori, montacarichi o rampe o, a certe condizioni, sostituzione degli infissi.
Ecobonus
Confermato anche l’ecobonus. Si tratta del bonus relativo agli interventi di riqualificazione energetica su unità immobiliari ed edifici residenziali esistenti.
Si tratta, ad esempio, di interventi legati alla sostituzione di impianti di climatizzazione o rinnovo caldaie.
La detrazione oscilla tra 50% e il 65% per i privati e fra il 70% e il 75% nei condomini.