- Registrate emissioni oltre i 16 miliardi di dollari nel 2023, ovvero circa 5,9 miliardi in più rispetto al 2022. E il trend sembra destinato a proseguire
- Cervellin: “In un contesto di inflazione elevata e volatilità dei mercati finanziari, gli investitori sono alla ricerca di nuovi modi per proteggere i rendimenti”
Il mercato delle obbligazioni catastrofali continua a correre. Dopo aver toccato il record di emissioni lo scorso anno, per oltre 16 miliardi di dollari, il trend sembra infatti destinato a proseguire: nei primi cinque mesi del 2024, secondo un’analisi di Artemis, i collocamenti sono aumentati del 38% anno su anno, con il mese di maggio che ha contribuito con 4 miliardi di dollari.
“Il mercato dei cat bond sta registrando una domanda di capitali senza precedenti”, racconta a We Wealth Riccardo Cervellin, amministratore delegato di Gam (Italia) sgr. “Le numerose emissioni di qualità dopo l’uragano Ian, in un’asset class che spesso è alquanto limitata, stanno aprendo opportunità impreviste”, dice l’esperto. I driver di crescita sono riconducibili a diversi fattori, aggiunge Davide Saccone, portfolio manager, managers selection & Esg di Quaestio sgr. “Partendo dai fattori tecnici, è bene ricordare che l’asset class rappresenta una delle modalità di trasferimento del rischio dalle assicurazioni al mercato di capitali al fine di rispettare i requisiti regolamentari legati al capitale”, afferma Saccone.
L’aumento delle richieste assicurative
In un contesto in cui sono cresciute le esigenze assicurative per gli eventi naturali di diversa magnitudine e si sviluppano nuove tipologie di rischi come la cybersecurity o i rischi legati alla navigazione delle navi cargo, le assicurazioni si sono trovate con un maggiore stock di rischi di assicurare, ricorda il gestore. L’aumento delle richieste assicurative è stato poi esacerbato, come spesso avviene, dopo una serie di eventi esogeni rilevanti, come il sopracitato uragano Ian del 2022 ma anche la crisi da covid-19. “Il primo ha portato allo spike inflazionistico mentre il secondo, con gli oltre 120 miliardi di perdite per le assicurazioni, ha fatto riemergere la necessità di assicurare le comunità locali nei confronti di questi rischi che possono avere impatti rilevanti sulle finanze locali, federali e statali”, dichiara Saccone.
“Questo stock non è digeribile esclusivamente dalle assicurazioni – soggette a stringenti requisiti sul capitale – e viene dunque reindirizzato sul mercato di capitali che risulta essere un meccanismo di risk transfer molto efficiente per entrambe le parti”, spiega. La stessa Banca centrale europea, tramite un joint statement con l’Eiopa, ha recentemente richiamato l’attenzione sulla necessità di incrementare la protezione tramite assicurazioni per eventi naturali e aumentare le emissioni di cat bond. “Queste dinamiche hanno portato a uno sbilanciamento tra domanda e offerta con conseguente aumento degli spread in fase di emissione e crescita dell’universo investibile, al punto da non rappresentare più un mercato di nicchia”, dice Saccone.

Fonte: Quaestio Sgr
L’effetto inflazione sui bond catastrofali
“È bene inoltre ricordare che i bond catastrofali vengono emessi come strumenti a tasso variabile”, chiarisce il gestore. “L’attuale contesto inflazionistico ha determinato l’aumento della componente tasso a breve termine, rendendo l’asset class estremamente interessante da un punto di vista di rendimenti”. In un contesto in cui le categorie di investimento specializzate vedono ridurre le loro potenzialità come strumenti “alternativi” a causa della correlazione con altri strumenti esposti al rischio, interviene Cervellin, le obbligazioni catastrofali offrono un potenziale di diversificazione del portafoglio. “Il prezzo dei cat bond non deriva da fattori economici o aziendali”, chiarisce il ceo. “Pertanto, il loro rendimento è sostanzialmente indipendente dai mercati tradizionali e, fondamentalmente, non è correlato con le asset class tradizionali. Sono dunque un’opportunità interessante per gli investitori che vogliono diversificare il portafoglio e proteggerlo dalla volatilità dei mercati finanziari. Inoltre, offrono in genere rendimenti più alti rispetto ai titoli tradizionali con un rating analogo e possono generare rendimenti stabili e interessanti con una volatilità contenuta”, fa presente Cervellin.
L’attuale contesto di mercato, incalza Saccone, è certamente favorevole per i bond catastrofali. Ma ci sono alcune considerazioni legate al risk management da esaminare:
- occorre innanzitutto definire la tipologia di rischi a cui si vuole essere esposti, ovvero rischi naturali e facilmente modellabili o rischi più difficili da modellare come la cybersecurity;
- definire la magnitudine e la frequenza dei rischi a cui si vuole ottenere esposizione (eventi primari come uragani e terremoti o eventi secondari e maggiormente soggetti alle evoluzioni climatiche quali alluvioni e incendi);
- e infine tenere conto che l’asset class presenta un carattere di stagionalità dovuta al rischio sottostante, ancora concentrato su uragani e tempeste tropicali negli Stati Uniti. Di conseguenza, afferma il gestore, buona parte del rendimento viene generato durante la stagione degli uragani (tra il mese di giugno e il mese di ottobre).
Cat bond: come inserirli in portafoglio
Per determinare come inserire i cat bond in portafoglio, occorre infine una precisazione: si tratta di titoli insurance-linked, ovvero strumenti a reddito fisso emessi principalmente da compagnie di assicurazione e riassicurazione allo scopo di trasferire agli investitori l’esposizione derivante da possibili perdite assicurate di grande portata correlate alle catastrofi naturali e altri “rischi” come quello di attacchi terroristici e cibernetici. “Queste obbligazioni offrono una forma di riassicurazione che consente la copertura delle passività dell’assicuratore e dunque contribuisce alla copertura dei costi e alla successiva ripresa. In cambio, gli investitori in cat bond ricevono un tasso di interesse come una normale obbligazione”, afferma Cervellin. “Bisogna dunque essere capaci di calcolare il rischio effettivo di ogni obbligazione catastrofale e identificare le opportunità con i rendimenti più interessanti”. Per Quaestio sgr tale asset class dovrebbe rappresentare un’allocazione satellite stabile in un portafoglio multi-asset, contribuendo stabilizzare i rendimenti ed eventualmente aggiungendo un ulteriore driver di rendimento decorrelato dal rischio azionario e obbligazionario. “Nel contesto delle nostre allocazioni, abbiamo dato preferenza a strumenti caratterizzati da un profilo di rischio basso o moderato che, misurato in termini di expected loss degli eventi assicurati, si muove tra il 2% ed il 3%, garantendo comunque uno yield superiore al 10%”, conclude Saccone.