Nuovo strappo rialzista per il bitcoin che stamattina ha superato di slancio i 45.000 dollari, con un balzo di oltre il 7%. La criptovaluta maggiore al mondo non vedeva tali livelli dall’aprile 2022. Il bitcoin è reduce da un 2023 a spron battuto, chiuso con un sonante +156%; sono ancora però lontani i massimi storici in area 69.000 dollari toccati a novembre 2021.
In buon rialzo oggi anche l’Ethereum, con oltre +6% a 2.400 dollari.
La grande attesa
A dare sostegno al bitcoin è ancora una volta l’ottimismo sulla possibile approvazione dei primi Etf bitcoin spot. Risultano con 13 gli Etf spot bitcoin su cui la SEC statunitense dovrà esprimersi, con la decisione attesa probabilmente entro il 10 gennaio.
Nella seconda metà del 2023 è progressivamente cresciuta l’attesa per la decisione dell’autorità di regolamentazione dei titoli statunitense, sul via libera alla quotazione dei primi Etf spot sul bitcoin, che aprirebbe il mercato del bitcoin a una platea decisamente più ampia di investitori.
Nel recente passato la Securities and Exchange Commission ha più volte respinto le richieste di lancio di Etf spot su bitcoin, sostenendo che il mercato delle criptovalute è vulnerabile alla manipolazione.
L’atteggiamento della SEC negli ultimi mesi appare di maggior apertura. L’autorità di regolamentazione del mercato statunitense ha infatti iniziato a chiedere commenti sulle richieste di listing di etf spot sul bitcoin, sintomo di un miglioramento nel dialogo. In aggiunta, dallo scorso giugno anche BlackRock, l’asset manager più grande al mondo, è in coda per l’approvazione di un suo Etf spot sul bitcoin. L’arrivo dei primi etf che detengono bitcoin fisici andrebbe indubbiamente ad ampliare la liquidità rendendo questo asset più appetibile agli occhi degli investitori istituzionali. Bernstein prevede che l’eventuale via libera della Sec permetterebbe agli investitori convenzionali di ottenere esposizione al bitcoin direttamente dai loro portafogli di investimento e stima che fino al 10% dell’offerta circolante si dirigerà verso gli etf bitcoin.
A dare fiato al rally delle crypto c’è anche la prospettiva che le principali banche centrali taglieranno i tassi di interesse quest’anno.
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Infine, un’altra sponda all’euforia sul bitcoin è l’avvicinarsi del quarto halving di bitcoin. Gli halving, che comportano il dimezzamento del tasso di emissione, si verificano ogni quattro anni circa e aggiungono valore di scarsità al bitcoin. Dai cicli passati si può notare come l’asset abbia sempre superato il suo record storico a seguito dell’halving.
Rischio sell on news?
Sul mercato si guarda a cosa potrebbe accadere se effettivamente la SEC darà il via libera agli Etf spot sul bitcoin. Il mercato sconta già appieno tale scenario e quindi il rally potrebbe avere il fiato corto? L’ipotesi di un ‘sell on news’ sta prendendo piede in queste settimane come emerso dalle parole di Cathie Wood, founder e ceo di Ark Invest, da sempre ultra bullish sul bitcoin. La vulcanica investitrice, intervistata settimana scorsa da Yahoo Finance, ritiene che alcuni investitori, che hanno realizzato dei buoni profitti con questo ‘grande movimento anticipatorio’, potrebbero vendere sulla notizia. La Wood ha specificato che si tratterebbe comunque di un possibile effetto a breve termine, mentre nel lungo periodo le prospettive per il bitcoin appaiono sempre più promettenti.
Chris Weston, capo della ricerca presso Pepperstone, spiega come la reazione a un possibile mancato via libera della SEC sarebbe chiara e probabilmente vedrebbe un crollo immediato; se dovesse invece esserci il via libera, il dubbio è se ci sarà un ulteriore gamba rialzista sulla notizia o un sell on news.