I resoconti delle riunioni di luglio di Fed e Bce non mostrano ancora segnali di schiarita. Ma ad apparire in difficoltà è la banca centrale Usa
I mercati restano stretti fra un timore e una speranza: la seconda ondata del contagio e il vaccino entro l’inizio del 2021. I verbali delle ultime riunioni Fed e Bce riflettono questa incertezza, anche se in modo diverso.
La Bce prevede nuove misure di stimolo in vista delle ulteriori turbolenze. Lo rivelano le minute dell’ultima riunione di politica monetaria. A preoccupare l’Eurotower sono la disoccupazione in aumento e una probabile ondata di fallimenti aziendali. In particolare i funzionari temono l’esaurirsi degli effetti sull’economia reale delle politiche governative a sostegno dell’economia. Per questo, la Banca centrale europea ritiene necessarie nuove misure di accomodamento nei prossimi mesi, aggiungendo che attualmente i mercati incorporano l’ottimismo delle aspettative relative al recovery fund.
Prima della Bce, i resoconti Fed
I funzionari dell’istituto di Francoforte ammettono però che gli interventi della Banca sono stati fondamentali al sostegno del tessuto finanziario europeo. Emerge poi dai verbali la flessibilità di utilizzo della dotazione del programma di Qe pandemico da 1.350 miliardi di euro. Gli analisti reputano improbabile che la Bce metta in campo un nuovo stimolo monetario a settembre. Ma potrebbe farlo entro fine 2020 se l’economia non dovesse riprendersi.
Intanto, il 20 agosto è stata una giornata di vendite sulle borse europee (Ftse Mib -1,44%) a causa delle minute della Fed, rivelatrici di preoccupazioni e dubbi sulle modalità di intervento. La Fed ha sollecitato il Congresso ad approvare ulteriori aiuti economici, sottolineando le sfide che la ripresa economica deve affrontare. I verbali della Fed hanno deluso i mercati, non offrendo segnali forti sulla tempistica delle ulteriori mosse di sostegno all’economia Usa. La banca centrale americana ha sollecitato il Congresso ad approvare ulteriori aiuti economici, sottolineando le sfide che la ripresa economica deve affrontare. “Nel complesso il quadro dovrebbe essere chiaro”, affermano da una sala operativa dell’istituto: “L’economia è in seria difficoltà per il virus, e la Fed non alzerà i tassi per lungo tempo”.
I mercati restano stretti fra un timore e una speranza: la seconda ondata del contagio e il vaccino entro l’inizio del 2021. I verbali delle ultime riunioni Fed e Bce riflettono questa incertezza, anche se in modo diverso.La Bce prevede nuove misure di stimolo in vista delle ulteriori turbolenze. Lo…
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