Nei primi tre mesi 2020 Banca Generali ha registrato un utile netto di 79,1 milioni di euro. Si tratta di un risultato in crescita del 19% rispetto all’esercizio precedente. Si tratta della migliore partenza d’esercizio dal 2015 e la seconda migliore di sempre nella storia della banca. Il risultato ha beneficiato del positivo andamento dei mercati finanziari a gennaio e febbraio, mentre nelle settimane successive ha risentito del repentino cambiamento delle condizioni economiche e volatilità dei mercati.
Esaminando nello specifico le principali voci di bilancio si evidenzia quanto segue. Il margine di intermediazione è salito a €168,8 milioni (+26%). L’incremento ha beneficiato della crescita del margine finanziario (€24,2 milioni, +22%) e delle commissioni ricorrenti nette (€91,1 milioni, +16%). Al risultato hanno contribuito le commissioni variabili (€53,4 milioni, +51%) realizzate nella prima parte del trimestre in coincidenza con le performance dei mercati finanziari fino a quel momento.
Il margine finanziario del periodo ha beneficiato dell’incremento del margine d’interesse (€20,2 milioni, +27,5%) principalmente per il forte incremento degli attivi fruttiferi (€11,5 miliardi, +25%). Il portafoglio di tesoreria della banca a fine periodo ha raggiunto €8,6 miliardi (+32%) mantenendo un profilo prudente in termini di duration complessiva pari a 1,5 anni e una maturity di 3,5 anni. Le commissioni lorde ricorrenti hanno mostrato un incremento di tutte le sue componenti.
Le commissioni di gestione sono risultate pari a €165,8 milioni. Risultato in rialzo del +7% rispetto allo scorso anno, ma in leggera contrazione rispetto al trimestre precedente a causa della crisi. Si segnala inoltre il progresso delle commissioni bancarie e d’ingresso (€29,7 milioni +67%) grazie alla crescita delle attività di Consulenza Evoluta (BGPA), delle attività di collocamento di prodotti strutturati e dal contributo dalle attività di negoziazione. I costi operativi si sono attestati a €57,1 milioni (+14%, +4% al netto del cambio di perimetro).
La variazione organica è legata alla naturale espansione delle attività e ad un’ulteriore accelerazione dei progetti di innovazione di prodotti e IT. La voce non comprende al momento costi straordinari per Covid-19. Questi sono infatti attesi per fine 2020 a €1,8 milioni, di cui €1 milione per donazioni alle strutture sanitarie. La quota restante sarà per le attività di sanificazione, presidi e controllo. I costi legati alla variazione del perimetro includono €1,2 milioni straordinari per le attività di integrazione in corso.
Nel complesso, si conferma il profilo di efficienza nella gestione dei costi della banca. L’incidenza dei costi sulle masse si attestava a 35 bps a fine periodo con un leggero incremento legato alla dinamica delle masse nel periodo. Il cost/income ratio, anche al netto delle componenti non-ricorrenti, si conferma su livelli di eccellenza pari al 37,1% (38,8 % a fine 2019). Nel trimestre sono stati contabilizzati accantonamenti e rettifiche di valore nette per €9,3 milioni contro i €2,1 milioni dello scorso anno.
Nei primi tre mesi 2020 Banca Generali ha registrato un utile netto di 79,1 milioni di euro. Si tratta di un risultato in crescita del 19% rispetto all’esercizio precedente. Si tratta della migliore partenza d’esercizio dal 2015 e la seconda migliore di sempre nella storia della banca. Il risultato …