Superlega, Jp Morgan svela le carte. E la Juve vola in Borsa

I club fondatori della Superlega riceveranno collettivamente un pagamento una tantum di 3,5 miliardi di euro. Un “tesoretto” che potrà contribuire a supportare i loro piani d’investimento in infrastrutture e bilanciare l’impatto della crisi pandemica sui conti
In una nota ufficiale, la Juventus sottolinea di non possedere allo stato attuale tutti gli elementi necessari a svolgere “valutazioni di dettaglio” sull’impatto della competizione sulle proprie condizioni e performance economiche
Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione europea: “Dobbiamo difendere un modello di sport europeo basato sui valori, sulla diversità e l’inclusione. Non c’è spazio per riservarlo a pochi club ricchi e potenti”
L'annuncio dei top club europei
Il lancio della nuova competizione calcistica infrasettimanale “arriva in un momento in cui la pandemia globale ha accelerato l'instabilità dell'attuale modello economico del calcio europeo”, scrive l'Inter in una nota ufficiale, sottolineando come la crisi abbia “evidenziato la necessità di una visione strategica e di un approccio sostenibile dal punto di vista commerciale”. La società nerazzurra ha aderito alla Super League in qualità di club fondatore permanente, insieme a Milan, Juventus, Arsenal, Atlético Madrid, Chelsea, Barcellona, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham. Ma è previsto anche l'ingresso di altre tre squadre, oltre a cinque club partecipanti “invitati” per meriti sportivi.
Juve e Manchester United brillano in Borsa
La società bianconera, tra l'altro, si riserva di assicurare che il progetto sarà effettivamente realizzato e di “prevedere in modo preciso la relativa tempistica”, ribadendo di non possedere allo stato attuale tutti gli elementi necessari a svolgere “valutazioni di dettaglio” sull'impatto della competizione sulle proprie condizioni e performance economiche. Intanto, a seguito dell'annuncio, le azioni del club torinese hanno aperto la seduta del 19 aprile in rialzo del +8,5% per poi chiudere con un +17,85%. Sulla stessa linea d'onda anche il Manchester United, che in pre-mercato guadagna oltre l'8% a Wall Street.
