Secondo una ricerca di Spectrem Group i Millennial cercano con maggiori probabilità il supporto di un consulente e sono nettamente più curiosi rispetto ai nuovi prodotti finanziari come le criptovalute
Secondo il sondaggio (che ha raggiunto 601 soggetti responsabili delle decisioni finanziarie in famiglia con almeno 100mila dollari di patrimonio netto esclusa la prima casa) l’82% dei Millennial si fa aiutare da un consulente nelle proprie scelte contro il più contenuto 65% dei GenXer. Del resto, la maggior parte dei Millennials intervistati ha dichiarato che i rispettivi genitori erano affiancati da un consulente finanziario – lo stesso non sarebbe avvenuto, invece, per i genitori degli appartenenti alla generazione precedente. Anche le preferenze in merito alla consulenza sono piuttosto diverse: il Millennial sceglie con maggiore probabilità un consulente bancario o un commercialista per farsi suggerire sulle proprie finanze, laddove il membro della Generazione X sarà più propenso a scegliere la consulenza indipendente o un investment manager.
Secondo Spectrem le banche hanno dunque la possibilità di mantenere presso di sé gli investitori più giovani, se investiranno in tecnologia e in servizi dedicati a questa clientela nei prossimi due decenni.
Le composizioni dei rispettivi portafogli non sono molto diverse fra le due generazioni, ma i Millennial sono molto più curiosi su novità del panorama degli investimenti come i token non fungibili (Nft), le criptovalute o le meme stocks. Secondo Spectrem per entrare in sintonia con le nuove generazioni sarà importante che gli esperti del settore siano bene informati anche su questi prodotti non convenzionali e solitamente ritenuti molto rischiosi.
Una nota culturale riguarda, infine, il giudizio sulla ricchezza stessa. I Millennial sembrano molto più sensibili dei GenXer rispetto al tema della diseguaglianza (in particolare quella degli Stati Uniti): è un grosso problema per 76% dei Millennial, mentre la percentuale scende 57% fra i GenXer. Di conseguenza il 63% dei Millennial dice di sentirsi in colpa per la ricchezza di cui è in possesso, mentre solo il 33% delle loro controparti più “anziane” afferma la stessa cosa.
Questa convinzioni possono influenzare il modo di investire, sostiene Spectrem, portando a scelte influenzate da ispirazioni sociali e politiche e non solo dalle linee guida finanziarie strettamente razionali.