Bce, su i tassi di 50 punti base e presentato il piano anti spread

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Superando le attese della maggioranza degli analisti la Bce esce dai tassi negativi con una mossa più ‘falco’, controbilanciata dal nuovo scudo anti spread

“I rendimenti possono salire legittimamente”, ha dichiarato la presidente Lagarde, interrogata sulla possibilità che una circostanza come quella della crisi di governo italiana possa rientrare fra le cause di attivazione dello scudo anti-spread. Le decisioni del board sul Tpi, verranno prese sulla base dei criteri stabiliti.

Il board potrà attivare lo scudo anti-spread solo se il Paese sta rispettando “gli impegni presentati nei piani di ripresa e resilienza e le raccomandazioni specifiche della Commissione europea in ambito fiscale nell’ambito del Semestre europeo”

Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di rivedere il rialzo dei tassi anticipato agli investitori e di accelerare il ritmo della stretta con un inasprimento da 50 punti base, contro i 25 previsti. Come auspicato, poi, è stato approvato lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria (Transmission Protection Instrument, Tpi) – i cui dettagli sono stati pubblicati in un successivo comunicato.

La stretta monetaria più rapida, che ha superato le aspettative degli analisiti, è stata definita come un provvedimento “opportuno nella normalizzazione dei tassi” sulla base della “valutazione aggiornata del Consiglio direttivo sui rischi di inflazione e sul maggiore sostegno fornito dal Tpi a un’efficace trasmissione della politica monetaria”. Grazie al supporto dato al contenimento degli spread, dunque, il board si sarebbe sentito più libero di procedere con una mossa più restrittiva, di sicuro apprezzata dai membri più falchi del Consiglio. 

La mossa “sosterrà il ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo di medio termine del Consiglio direttivo rafforzando l’ancoraggio delle aspettative di inflazione e assicurando che le condizioni della domanda si adeguino in linea con il conseguimento dell’obiettivo di inflazione nel medio periodo”.

La Bce si è ritrovata a dover prendere una decisione difficile dopo che l’inflazone dell’Eurozona, a giugno, aveva visto un nuovo balzo dall’8,1% all’8,6%. 

In seguito alla pubblicazione delle decisioni della Bce lo spread Btp-bund ha raggiunto il massimo di giornata a quota 243 punti. 

Nel frattempo, l’euro ha reagito rafforzandosi sul dollaro per oltre lo 0,9% a 1,0277. 

I prossimi passi

 

“Nelle prossime riunioni del Consiglio direttivo sarà opportuna un’ulteriore normalizzazione dei tassi di interesse. Anticipare a oggi l’uscita dai tassi di interesse negativi consente al Consiglio direttivo di passare a un approccio in cui le decisioni sui tassi vengono prese volta per volta”, si legge nel comunicato del board, “l’evoluzione futura dei tassi di riferimento definita dal Consiglio direttivo continuerà a essere guidata dai dati e contribuirà al conseguimento dell’obiettivo di inflazione del 2% a medio termine. Nel contesto della normalizzazione della politica monetaria, il Consiglio direttivo valuterà le opzioni per la remunerazione della liquidità in eccesso”.

Data la decisione di oggi, da 50 punti
base anziché da 25, non può più essere dato per scontato che il rialzo di
settembre sarà superiore, ha sottolineato la presidente della Bce Christine Lagarde durante la
conferenza stampa rivedendo la precedente forward guidance.

Tolto il velo sullo scudo anti spread

Ricalcando le anticipazioni fornite da Lagarde al forum di Sintra, lo scudo anti-spread è stato presentato come uno strumento “necessario” per “sostenere l’efficace trasmissione della politica monetaria… in particolare, mentre il Consiglio direttivo prosegue nel percorso di normalizzazione, il Tpi assicurerà che l’orientamento di politica monetaria sia trasmesso in modo ordinato in tutti i paesi dell’area dell’euro. L’unicità della politica monetaria del Consiglio direttivo è un presupposto affinché la Bce possa adempiere il mandato di mantenere la stabilità dei prezzi”. Quest’ultimo passaggio è fondamentale, da un punto di vista giuridico, perché la Bce non può finanziare i governi secondo il diritto dell’Ue. “Se il Tpi viene attivato eviterà
interferenze sulla politica monetaria”, ha aggiunto Lagarde suggerendo che gli interventi potrebbero essere sterilizzati (ossia condotti senza creare nuova moneta). 

“Il Tpi rappresenta un ulteriore strumento a disposizione del Consiglio direttivo attivabile per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettono seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutta l’area dell’euro. La portata degli acquisti del Tpi dipenderà dalla gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria. Gli acquisti non sono soggetti a restrizioni ex ante”. 

Per quanto riguarda le condizionalità per accedere al Tpi, Lagarde ha chiarito che alcuni dei parametri includeranno:

  • Il rispetto delle regole fiscali Ue – in particolare l’assenza di procedure infrazione per deficit eccessivo
  • “L’assenza di gravi squilibri macroeconomici”
  • “La traiettoria del debito pubblico deve essere sostenibile” sulla base di analisi terze condotte ad esempio dalla Commissione Ue e dal Mes
  • “Politica economica solida” 

Su quest’ultimo punto il comunicato di presentazione del Tpi ha messo in chiaro che il board potrà attivare lo scudo anti-spread solo se il Paese sta rispettando “gli impegni presentati nei piani di ripresa e resilienza e le raccomandazioni specifiche della Commissione europea in ambito fiscale nell’ambito del Semestre europeo”.

Il supporto del Tpi, poi, potrà essere revocato qualora si valuti che “le tensioni persistenti” sui rendimenti del debito pubblico, “sono dovute ai fondamentali del Paese” e non ad elementi di tipo speculativo.

“I rendimenti possono salire
legittimamente”
, ha dichiarato Lagarde, interrogata sulla
possibilità che una circostanza come quella della crisi di governo
italiana possa rientrare fra le cause di attivazione dello scudo
anti-spread. Le decisioni del board sul Tpi, verranno prese sulla
base dei criteri stabiliti. C’è una parte di “discrezionalità da parte del board”, ha aggiunto Lagarde, mettendo in chiaro che non tutti i criteri di attivazione del Tpi sono stati resi pubblici.  

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