Intesa Sanpaolo, utile al raddoppio con interessi e private banking

Sfiora i 2 miliardi di euro l’utile netto del gruppo Intesa Sanpaolo al 31 marzo 2023. Lo traina il periodo d’oro dei tassi di interesse (netti) capaci da soli di aumentare di 900 milioni il risultato del primo trimestre rispetto all’analogo periodo del 2022. Il solido andamento economico e patrimoniale del periodo si è tradotto in dividendi distribuibili maturati per 1,4 miliardi di euro. A 1,4 miliardi di euro sono anche le imposte generate, aumentate di circa 300 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2022. Sono i numeri principali del resoconto intermedio consolidato del maggior gruppo bancario italiano. Commenta il ceo Carlo Messina: «Abbiamo confermato la capacità di generare una redditività sostenibile anche in contesti complessi», grazie alla «capacità di migliorare in maniera significativa la qualità del credito e di gestire con flessibilità ed efficienza i costi operativi, incrementando progressivamente una patrimonializzazione ben superiore ai livelli richiesti. Lo abbiamo fatto in anni in cui il settore bancario è stato sottoposto a scenari notevolmente sfidanti». Il riferimento è anche alla ulteriore riduzione dell’esposizione verso la Russia, diminuita di circa il 70% (oltre 2,5 miliardi di euro) rispetto a fine giugno 2022 e scesa allo 0,2% dei crediti a clientela complessivi del gruppo.
I risultati del Private Banking per il 1° trimestre 2023
Coerentemente con quanto affermato da Carlo Messina, brillano i risultati della consulenza patrimoniale di fascia alta e altissima: «Il modello unico sviluppato negli anni dalla nostra banca – con una tradizionale forza nel settore commerciale e il posizionamento di rilievonel wealth management – ci consente di trarre benefici dal contesto attuale», caratterizzato da tassi di interesse in salita. Allo stesso tempo, per la sua solidità il modello sarà in grado di garantire redditività anche «nei futuri scenari di interessi in calo».
La divisione Private Banking (Fideuram e le sue controllate Intesa Sanpaolo Private Banking, IW Private Investments, SIREF Fiduciaria, Intesa Sanpaolo Wealth Management, Reyl Intesa Sanpaolo, Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management e Fideuram Asset Management Ireland) nel primo trimestre 2023 registra: - proventi operativi netti per 754 milioni, pari a circa il 12% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (11% nel primo trimestre 2022); +3,9% rispetto a 726 milioni del quarto trimestre 2022 e +30,7% rispetto a 577 milioni del primo trimestre 2022; - costi operativi per 229 milioni, -10,2% rispetto a 255 milioni del quarto trimestre 2022 e +4,1% rispetto a 220 milioni del primo trimestre 2022; - un risultato della gestione operativa di 525 milioni, +11,5% rispetto a 471 milioni del quarto trimestre 2022 e +47,1% rispetto a 357 milioni del primo trimestre 2022; - un cost/income ratio al 30,4% rispetto al 35,1% del quarto trimestre 2022 e 38,1% del primo trimestre 2022; - un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 12 milioni, rispetto a 14 milioni del quarto trimestre 2022 e riprese di valore nette pari a 5 milioni del primo trimestre 2022; - un risultato corrente lordo pari a 513 milioni, rispetto a 457 milioni del quarto trimestre 2022 e 362 milioni del primo trimestre 2022; - un risultato netto pari a 343 milioni, rispetto a 284 milioni del quarto trimestre 2022 e 245 milioni del primo trimestre 2022.
Lieve frenata per la divisione Asset Management
La divisione Asset Management (Eurizon Capital e le controllate Eurizon Capital S.A., Epsilon SGR, Eurizon Asset Management Slovakia con Eurizon Asset Management Hungary e Eurizon Asset Management Croatia, Eurizon Capital Real Asset SGR, Eurizon SLJ Capital LTD, Eurizon Capital Asia Limited e il 49% della società cinese di asset management Penghua Fund Management) nel primo trimestre 2023 registra invece: - proventi operativi netti per 235 milioni, pari a circa il 4% dei proventi operativi netti consolidati del Gruppo (5% nel primo trimestre 2022); -1,3% rispetto a 238 milioni del quarto trimestre 2022 e -7,1% rispetto a 253 milioni del primo trimestre 2022; - costi operativi per 52 milioni, -25,7% rispetto a 70 milioni del quarto trimestre 2022 e +6,1% rispetto a 49 milioni del primo trimestre 2022; - un risultato della gestione operativa di 183 milioni, +8,9% rispetto a 168 milioni del quarto trimestre 2022 e -10,3% rispetto a 204 milioni del primo trimestre 2022; - un cost/income ratio al 22,1% rispetto al 29,4% del quarto trimestre 2022 e 19,4% del primo trimestre 2022; - un ammontare complessivo di accantonamenti e rettifiche di valore nette pari a 2 milioni, rispetto a un saldo nullo del quarto trimestre 2022 e del primo trimestre 2022; - un risultato corrente lordo pari a 181 milioni, rispetto a 168 milioni del quarto trimestre 2022 e 204 milioni del primo trimestre 2022; - un risultato netto pari a 129 milioni, rispetto a 115 milioni del quarto trimestre 2022 e 145 milioni del primo trimestre 2022.
Si espandono i programmi sociali di Intesa Sanpaolo, con il programma cibo e riparo per le persone in difficoltà arrivato a circa 24,3 milioni di interventi tra il 2022 e il primo trimestre 2023; sono state rafforzate le iniziative per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale: 10,5 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e il primo trimestre 2023.