Tra i vantaggi: migliore monitoraggio dei portafogli (finanziari e non) delle famiglie, controllo più efficace di costi e rendimenti e maggiore precisione di rendicontazione e bookkeeping
Radicalità del cambiamento tecnologico e considerazioni più operative su protezione da cyber-attacchi e rispetto della privacy tra la famiglia e il family office tra le principali barriere
Non manca, però, il risvolto della medaglia: ai grandi vantaggi della digitalizzazione si contrappongono nuove criticità come cyberrisk, cyberaecurity, privacy dei dati (Gdpr) e compliance normativa (il cosiddetto “regtech”), quest’ultima con particolare rilievo per i multi-family office aperti.
Sul ruolo delle tecnologie digitali si è concentrata in particolare l’analisi di Josip Kotlar, professore associato di strategia e imprese famigliari presso la School of Management del Politecnico di Milano che ha evidenziato che l’adozione di tecnologie digitali nei processi e nelle attività del family office comporta tre principali vantaggi: la possibilità di avere un monitoraggio più costante e preciso della performance dei portafogli (finanziari e non) delle famiglie, un controllo più efficace dei costi e dei rendimenti, maggiore precisione nelle attività di rendicontazione e bookkeeping.
E questo conferma le evidenze della ricerca che vedono le attività di gestione degli investimenti e di account aggregation come le attività core più importanti considerate dai Family Office italiani.
Tra i principali ostacoli all’adozione di piattaforme gestionali da parte dei family office italiani sono emersi la bassa integrazione tecnologica (flussi periodici di dati) con banche depositarie e/o società di prodotto; la bassa possibilità di personalizzazione della piattaforma, la mancanza di integrazione tra i diversi supporti (per esempio pc e mobile app), l’assenza di dashboard integrate multiasset per analisi e monitoraggio e un modello di pricing non conveniente.
Nella figura sottostante vi è la rappresentazione grafica delle principali barriere alla digitalizzazione tra cui spiccano la radicalità del cambiamento tecnologico e considerazioni più operative legate alla questione della protezione da Cyber-attacchi e al rispetto della privacy tra la famiglia e il Family Office.
Meno comuni, invece, funzionalità come il risk management, il cost control sulle commissioni applicate dagli intermediari finanziari, e gli strumenti di acquisizione di flussi di dati finanziari (tramite feed), ma comunque possedute da due terzi del campione intervistato. Poco comuni, infine, le funzionalità riguardanti la reportistica su indicatori Esg (Environment, social e governance) e sull’impatto sociale degli investimenti, o la due diligence digitale degli investimenti illiquidi come evidenziato nel grafico a sottostante.