Morgan Stanley, una delle più grandi banche d’affari al mondo, dopo uno scandalo che ne ha macchiato la reputazione lo scorso anno e le è costato 200 milioni di dollari in multe, ha deciso di punire tutti i suoi dipendenti che utilizzeranno d’ora in avanti l’app di messaggistica Whatsapp per fini lavorativi.
Le multe di Morgan Stanley
Le sanzioni, che variano da poche migliaia di dollari a più di 1 milione di dollari per individuo, si basano su un sistema di punti che tiene conto di fattori quali il numero di messaggi inviati, l’anzianità del banchiere e la presenza o meno di avvertimenti precedenti, hanno dichiarato al Financial Times persone informate sulla questione. A seconda dell’entità della sanzione, i fondi sono stati recuperati dai bonus precedenti o saranno trattenuti dalle retribuzioni future.
La stretta regolamentare
Le sanzioni ai dipendenti sono l’ultima conseguenza di un ampio giro di vite su Wall Street da parte delle autorità di regolamentazione statunitensi sull’uso di telefoni personali e applicazioni non approvate. Le molteplici indagini hanno portato a multe per oltre 1 miliardo di dollari in tutto il settore bancario. Le autorità di regolamentazione statunitensi hanno dichiarato che le mancanze delle banche nell’assicurare che le comunicazioni elettroniche dei dipendenti fossero archiviate correttamente hanno ostacolato le loro indagini. Nel 2020, almeno due dipendenti di alto livello – Nancy King e Jay Rubenstein – hanno lasciato la divisione materie prime di Morgan Stanley a causa dell’uso di app di messaggistica personale. Anche altre banche come Credit Suisse e HSBC hanno licenziato i banchieri coinvolti nello scandalo. Morgan Stanley è stata tra le banche più colpite dall’indagine e l’anno scorso ha accettato di pagare 200 milioni di dollari alla Securities and Exchange Commission e alla Commodity Futures Trading Commission.
Morgan Stanley ora ha attivato per i propri dipendenti sessioni di formazione che spiegano loro come dovrebbero comunicare tra di loro e con i clienti. Casi apparentemente innocui in cui i colleghi si scambiano messaggi sull’orario o sul luogo di una riunione, a detta della banca, spesso portano a discussioni più concrete. Molte banche ora richiedono ai dipendenti di scattare una foto dei messaggi relativi al lavoro sui dispositivi personali e di inoltrarli ai dipartimenti di compliance in modo che possano essere conservati.