Stan, il tirannosauro predatore in asta
Eppure, la carcassa del tirannosauro (chiamato così dal nome del suo scopritore, il paleontologo dilettante Stan Sacrison, che ne scoprì i resti fossili nel 1987 nella zona di Hell Creek Formation, negli Usa) ha strappato il record precedente, appartenente a “Sue”, dinosauro della sua stessa specie (13,5 milioni di dollari nel 1997, aggiustati per l’inflazione). Non male per le 188 ossa di una feroce “macchina da guerra” he quando era in carne era lunga 12 metri e alta quattro. Le “impunture” sul cranio e sulla colonna della mastodontica creatura dimostrerebbero che questo dinosauro affrontò molti combattimenti con i suoi simili
La stima di partenza per lo scheletro – accuratamente ricostruito e studiato dal Black Hills Institute of Geological Research del South Dakota – era di 6-8 milioni. Ma Stan è “uno dei migliori esemplari mai scoperti”, per dirla con James Hyslop, capo del dipartimento di Scienze e storia naturale di Christie. E quadruplicare il suo valore di partenza è stato relativamente semplice.
Chi ha venduto, chi ha comprato?
L’incasso della vendita del tyrannosaurus rex è andato al Black Hills Institute of Geological Research, organizzazione di proprietà del collezionista Pete Larson. Il compratore invece per ora resta anonimo. La presenza pop del dinosauro ha trainato il successo della serata del 7 ottobre 2020, in cui troneggiavano anche opere di Cezanne, Picasso, Pollock, Monet, Rothko e Twombly. A seguire la vendita in streaming infatti sono stati circa 280 mila spettatori: un’audience triplicata rispetto alla Global One di luglio.