Esistono imprese, startup italiane attive nell’AI così promettenti da diventare le prossime ChatGpt e Gemini? Non lo si può sapere, ma delle 204 società quotate sul mercato Euronext Growth Milano al 30 aprile 2025, sono state individuate 25 società in cui l’intelligenza artificiale è presente in modo rilevante. È l’evidenza emersa dalla II edizione dell’Osservatorio ECM AI presentato da IRTOP Consulting e Banca Generali. Queste startup possono dividersi in due macro gruppi: quelle utilizzano l’AI come “core business”, ossia le aziende che offrono in modo prevalente prodotti/servizi basati su tecnologia AI: Almawave, Creactives Group, Cyberoo, Datrix, Expert.ai, Mare Group. E poi quelle che trattano l’AI come come “value proposition”, ossia le aziende che integrano tecnologie di AI all’interno di un’offerta più ampia: Cloudia Research, Digitouch, Doxee, E-Novia, eVISO, Fae Technology, IDNTT, MAPS, Reti, SIAV, Solid World Group, Spindox, Sostravel.com, Star7, Tecma Solutions, Vantea Smart, Yakkyo e Websolute.
Sono escluse invece quelle società che fanno un mero impiego dell’intelligenza artificiale, senza trasferire valore ai clienti.
Quanto valgono le startup italiane dell’AI?
Al 30 aprile 2025, le società AI dell’EGM capitalizzavano complessivamente 1,1 miliardi di euro (7,8 miliardi la capitalizzazione complessiva dell’EGM). In IPO tali emittenti hanno raccolto complessivamente 190 milioni, 7,6 milioni il dato medio (1,8 miliardi la raccolta totale delle 204 società EGM con una media in linea a 7,6 milioni al netto delle SPAC).
Analizzando la liquidità del mercato si conferma un maggior numero di scambi per le società AI rispetto al resto del mercato EGM. Nel 2023 il controvalore medio giornaliero scambiato dalle società AI era pari a 58mila euro (47mila per l’EGM) e nel 2024 è aumentato a 81mila (mentre è diminuito a 44mila per l’EGM). Nei primi 4 mesi del 2025, il controvalore medio giornaliero per le AI, nonostante il lieve calo, si è mantenuto elevato a 78mila (41mila per l’EGM). Le società dell’AI presentano inoltre un flottante mediamente più elevato rispetto alle altre aziende dell’EGM (33,3% vs 31,8%). Anche il controvalore medio del flottante risulta maggiore per le società AI rispetto alle altre aziende dell’EGM (14,4 milioni vs 10,1 milioni).
Come vanno le azioni delle imprese italiane attive nell’IA?
A partire da aprile 2023 l’AI Index (composto dai 25 titoli delle società AI su EGM ponderate per la capitalizzazione) ha iniziato a sovraperformare il FTSE Italia Growth, con un differenziale di rendimento che si è ulteriormente ampliato a partire dal 2024, in concomitanza con il processo di approvazione dell’AI Act. Nel periodo di analisi di 3 anni, si registra infatti una performance del +19% per l’AI index rispetto al -23% del FTSE Italia Growth.
Le 25 società AI del mercato EGM hanno generato nel 2024 un giro d’affari complessivo di 996 milioni, in crescita del 4,1% rispetto ai 957 milioni del 2023 realizzati dalle medesime società. In media, la società AI presenta ricavi per 43,3 milioni, EBITDA Margin del 16% e una PFN di 4,3 milioni (con una leva contenuta di PFN / EBITDA di 1,1x). La maggior parte delle società quotate su EGM, sia AI che non AI, presenta ricavi ricompresi tra i 20 e 50 milioni.
Sulla base dei bilanci 2024, le società AI quotate sul mercato EGM occupano complessivamente 7.044 dipendenti, un dato che evidenzia una crescita del 1,1% rispetto ai 6.996 dipendenti occupati dalle medesime società nel 2023.
E sui mercati privati?
Per quanto riguarda imprese e startup italiane non quotate attive nell’IA, l’Osservatorio ECM AIha selezionato 39 società ritenute maggiormente attraenti per gli investitori. In termini di composizione territoriale, il nord Italia è l’area con più rappresentanti (69% del totale). Per 25 Società l’intelligenza artificiale rappresenta il core business, ovvero in cui i prodotti/servizi offerti sono basati su soluzioni o strumenti di AI (AdCube, AidaMask, Aiko, Aindo, AISent, Altilia, Aptus.AI, As.Car.I, Asc27, Contents.com, Displaid, Equixly, Hodlie, IdentifAI, iGenius, IIO, Intellico.ai, Lexroom, myBiros, RENrisk, Small-Pixels, Snaproof, Vedrai, Voiseed, Wordlift).
Per 14 società invece l’intelligenza artificiale rappresenta la value proposition, ovvero società in cui le soluzioni di AI hanno un impatto rilevante sulla proposta di valore e di conseguenza hanno integrato le tecnologie di AI nei prodotti/servizi modificandoli/aggiornandoli di conseguenza (Alba Robot, Algor Lab, Allelica, Axyon AI, Corticale, DeckDive, Eoliann, Mopso, Soource, Stip, Switch, Tuidi, Voiceme, Webidoo).
Le 39 società AI sono state inserite in uno dei seguenti cluster: (1) Text Analysis Classification & Conversation Systems; (2) Image, Video & Audio Analysis; (3) Data Exploration & prediction Systems – Decision Support & Optimization Systems; (4) Recommendation Systems; (5) Process Orchestration Systems.
Come si finanziano?
Tipologia di round financing per le startup italiane dell’AI
Guardando alla distribuzione delle società per round di finanziamento, emerge che il 62% delle realtà mappate è in fase di pre-seed (sette società) e seed (17 società) e solo il 5% non ha ancora effettuato alcun round.
Domande frequenti su AI, le startup italiane rivali di ChatGpt e Gemini
L'Osservatorio ECM AI ha individuato 25 società quotate sull'Euronext Growth Milano al 30 aprile 2025 in cui l'intelligenza artificiale è presente in modo rilevante.
L'Osservatorio ECM AI, presentato da IRTOP Consulting e Banca Generali, mira a identificare le startup italiane attive nell'AI con potenziale di crescita, paragonandole a realtà come ChatGpt e Gemini.
Le startup analizzate sono quotate sul mercato Euronext Growth Milano, un segmento dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita.
L'osservatorio si concentra sull'analisi del valore delle startup italiane dell'AI, l'andamento delle loro azioni e le dinamiche dei round di finanziamento.
L'articolo fa riferimento alla II edizione dell'Osservatorio ECM AI, presentata da IRTOP Consulting e Banca Generali.