Gli italiani cercano sicurezza, prediligono gli investimenti protetti, amano per questo le polizze vita e risparmiano soprattutto per far fronte a spese impreviste. In questo quadro, che conferma le tradizionali attitudini dell’investitore italiano, emerge però un elemento di novità: quasi la metà dei risparmiatori si dichiarerebbe pronta a farsi consigliare dall’intelligenza artificiale su come investire. E, tra questi, quasi un terzo non riterrebbe nemmeno necessaria una supervisione umana preventiva.
L’applicazione dell’AI alla finanza potrebbe suscitare perplessità, ma la nuova indagine realizzata da BVA Doxa per CNP Assicura – condotta su un campione di 2.400 italiani – segnala un possibile cambio di paradigma nella consulenza finanziaria. Il modello tradizionale, basato sulla rete di vendita e sul presidio umano, potrebbe essere insidiato da forme di distribuzione diretta, con un abbattimento dei costi sia per gli investitori sia per gli asset manager.
Nel dettaglio, l’indagine mostra che il 70% degli investitori favorevoli alle raccomandazioni automatizzate desidererebbe comunque una supervisione da parte di un referente umano, e che l’AI dovrebbe essere gestita direttamente dall’intermediario finanziario. Un’esigenza che, pur riducendo la neutralità del sistema, evidenzia una fiducia significativa nei confronti di banche e assicurazioni.
Secondo la ricerca, il 60% degli intervistati dichiara di volere una gestione online più semplice, a partire dai portali di investimento. Questo dato suggerisce una possibile integrazione progressiva dell’AI, soprattutto in termini di personalizzazione dell’offerta, automazione dei processi e supporto alle decisioni.
We Wealth ha testato ChatGPT fin dalle prime settimane, con risultati iniziali incoraggianti in termini di affidabilità delle raccomandazioni finanziarie. Successive ricerche accademiche hanno poi evidenziato come l’uso dell’intelligenza artificiale possa migliorare sensibilmente le buone pratiche finanziarie, soprattutto tra quegli investitori – ancora numerosi in Italia – che si affidano a parenti e amici per decidere come investire.
Secondo l’indagine, l’82% del campione si affida a banche o consulenti per la gestione dei propri investimenti, mentre solo il 18% dichiara di decidere in modo autonomo e consapevole. Un dato in contrasto con l’indagine Consob sulle famiglie italiane 2024, secondo cui solo il 40% si avvale dell’assistenza di un consulente o intermediario bancario.
Previsioni finanziarie meno positive sugli investimenti
Il pessimismo cresce: il 54% degli italiani si dice oggi più preoccupato per l’andamento dei propri investimenti, in aumento di 6 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente del 2024. In caso di mercati negativi, 4 italiani su 10 preferiscono attendere il recupero del capitale, mentre solo il 2% disinveste immediatamente.
Il 44% degli intervistati teme che i rendimenti degli investimenti quest’anno saranno inferiori rispetto agli anni precedenti. La principale fonte di preoccupazione è indicata nella tenuta del sistema sanitario nazionale, citata dal 40% degli intervistati.
La maggioranza degli italiani (56%) investe con uno scopo preciso: coprire le spese legate alla salute e all’assistenza, realizzare progetti personali o garantire un capitale agli eredi – quest’ultima motivazione è particolarmente rilevante tra i clienti Private. Il 44% degli intervistati investe invece per costituire un fondo di riserva per spese impreviste.
“Nell’attuale scenario di incertezza e aspettative più caute rispetto al passato, il settore assicurativo resta un attore chiave per rispondere alle esigenze di investimento degli italiani – commenta Paolo Fumo, Direttore Commerciale di CNP Assicura –. Il fatto che sicurezza e progettualità restino elementi centrali, con una crescente richiesta di consulenza, è per noi un messaggio importante: occorre costruire relazioni solide e soluzioni semplici, capaci di accompagnare le famiglie anche nei momenti di maggiore complessità. Dalla ricerca condotta da BVA Doxa, le polizze risultano essere la tipologia di investimento più conosciuta (86% dei rispondenti) e si confermano uno strumento affidabile per chi cerca stabilità.”
Domande frequenti su AI: 1 italiano su 2 pronto a investire con i consigli della ‘macchina’
Gli italiani tendono a cercare sicurezza negli investimenti, preferendo opzioni protette come le polizze vita. Risparmiano principalmente per affrontare spese impreviste, riflettendo una tradizionale avversione al rischio.
Quasi la metà dei risparmiatori italiani si dichiara disposta a ricevere consigli di investimento dall'intelligenza artificiale. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto alle abitudini di investimento tradizionali.
Tra coloro che sono aperti all'utilizzo dell'intelligenza artificiale per i consigli di investimento, quasi un terzo non considera necessaria una supervisione umana.
L'articolo indica che le previsioni finanziarie sugli investimenti non sono particolarmente positive, spingendo gli italiani verso scelte più conservative.
Gli italiani risparmiano soprattutto per far fronte a spese impreviste, evidenziando una mentalità orientata alla sicurezza finanziaria e alla gestione dei rischi.