Ha mostrato di
essere resiliente negli anni della pandemia, si sta facendo contaminare
dall’onda della digitalizzazione (e della sostenibilità) e nei prossimi anni gioverà di investimenti
miliardi. Il settore dell’agribusiness è una delle promesse dell’azionario
globale.
Scrive Schroders (emittente del fondo Isf Global Sustainable
Food and Water) che “nei prossimi 30 anni il nostro sistema alimentare e idrico
sarà esposto a sfide senza precedenti. Stime preliminari suggeriscono che per
la trasformazione strutturale del sistema occorreranno circa 30mila miliardi di
dollari entro il 2050. Le opportunità lungo l’intera catena del valore sono
enormi e ancora tutte da scoprire”.
Focus sulla trannsizione a un sistema alimentare sostenibile
Il prodotto di Schroder offre un’esposizione tematica focalizzata sulla transizione a un sistema alimentare più sostenibile e salutare. Dai campi alla tavola, il comparto, ai sensi dell’articolo 9 della Sfdr, ricerca le migliori opportunità di investimento nell’ambito di sei sotto settori. Ovvero gestione dell’acqua (tutto ciò che riguarda depurazione, infrastrutture e utility idriche, riutilizzo); attrezzature agricole (tecnologie avanzate, lavorazione e test degli alimenti) e produzione agricola, che copre temi come i fertilizzanti biotech e sementi avanzate, benessere animale, protezione delle colture e controllo degli infestanti. Ancora nel fondo entrano aziende che si occupano di produzione e lavorazione degli alimenti (allevamento e pesca sostenibili, produzione di cibi e bevande salutari) e di distribuzione e riciclo degli imballaggi: commercio, trasporto e stoccaggio di generi alimentari, imballaggi sostenibili, ma anche di distribuzione al dettaglio alimentare.
La superficie coltivata si riduce e aumenta il fabbisogno
“Il settore agricolo è un mercato dinamico e in crescita su scala globale, in quanto deve soddisfare il fabbisogno alimentare della crescente popolazione mondiale a fronte di una superficie coltivata pro capite sempre più ridotta”, così il gestore del Dws Invest Global Agribusiness, che nell’ultimo anno, in una situazione di mercati in profondo calo, ha guadagnato oltre il 10%. Il fondo di Dws sfrutta le opportunità offerte da tutti i principali segmenti agronomici e investe in modo flessibile lungo l’intera catena del valore in questo settore – dalle sementi al supermercato – con particolare enfasi su: fertilizzanti, attrezzature agricole, sementi e prodotti fitosanitari, servizi agrilogistici, trasformazione e distribuzione.
Buona la perfomance (+5,48%) del BZ Fine Agro di IpConcept: tra le top holding spiccano Deere &Co, leader globale nella produzione di macchine agricole, con sede in Illinois; il produttore di food &beverage Kraft Heinz; ma anche Yara International, aziende con sede a Oslo e focus sui fertilizzanti derivati da processi chimici e Corteva, che raccoglie l’eredità di tre marchi storici della chimica, Dow DuPont e Pioneer, ed è specializzata in soluzioni per aumentare la resa di sementi e terreni.
Investire sui cibi del futuro
Punta sui cibi del futuro il Bny Mellon Future Foods: con l’obiettivo di ottenere una crescita di lungo termine attraverso l’esposizione a società globali posizionare per beneficiare delle opportunità di investimento collegate alla domanda per nuovi cibi e innovazioni tecnologie per l’agricoltura e per la filiera alimentare.
Infine il Dpam Sustaible Food Trends, investe in azioni di società mondiali coinvolte nella catena dell’agri-food, con caratteristiche Esg. Il fondo può usare anche derivati come fonte di reddito o di hedging e non ha benckmark.