La persistenza di fattori di incertezza come l’inflazione, la minaccia di una recessione e l’inquietudine legata all’acuirsi degli scenari geopolitici hanno rafforzato l’esigenza della clientela di elevato standing patrimoniale di tutelare il proprio patrimonio, anche in ottica di pianificazione patrimoniale e successoria. Secondo una ricerca congiunta del Wall Street Journal e Barron’s, l’attuale periodo di incertezza politica ed economica ha messo in cima alle priorità patrimoniali degli High Net Worth Individuals proprio il tema della sicurezza. Circa il 57% degli oltre 3.600 intervistati ha infatti affermato che la crescita e la protezione del proprio patrimonio rappresentano le priorità più importanti nel prossimo futuro, con il 55% dei rispondenti più preoccupato per l’inflazione e l’aumento del costo della vita e il 40% allarmato dalla volatilità del mercato.
Tra le diverse strategie di ingegneria patrimoniale, il private insurance offre alla clientela altamente patrimonializzata e ai professionisti che la assistono gli strumenti per rispondere a questi bisogni, grazie all’elevato grado di personalizzazione e flessibilità delle proprie soluzioni. Fabrizio Palumbo e Francesco Camerlingo, rispettivamente Country Head Italy e Head of Sales & Business Development di Octium Group, ci spiegano perché individuando ben sei livelli di protezione che le polizze unit linked crossborder di private insurance sono in grado di offrire alla clientela altamente patrimonializzata.
1. Il sistema paese
Un primo livello di protezione è rappresentato dalla stabilità politico-finanziaria che contraddistingue i principali hub assicurativi europei, in particolare quello lussemburghese e quello irlandese. “Per quanto riguarda quest’ultimo in particolare – spiega Camerlingo – Dublino si è dotata di una solida struttura regolatoria che opera controlli severi attraverso la propria autorità di vigilanza, la Central Bank of Ireland, che dispone di ampi poteri di intervento al fine di proteggere gli interessi dei clienti. Sotto il profilo della tutela degli attivi la normativa attribuisce ai contraenti un diritto di prelazione assoluto nei confronti di tutte le altre tipologie di creditori della compagnia e gli stessi asset dei clienti risultano inoltre segregati rispetto a quelli di quest’ultima
2. La natura delle polizze vita
Un secondo grado di protezione è rappresentato dalla natura stessa della polizza unit linked. “Il capitale assicurato – osserva Camerlingo – viene investito in un fondo interno dedicato creato appositamente per il cliente in accordo con la compagnia d’assicurazione e la cui gestione viene contestualmente delegata ad asset manager terzi selezionati tra quei soggetti regolamentati che presentano un track record ottimale sia sotto il profilo della qualità che dei volumi delle masse gestite. Grazie alla flessibilità che l’ordinamento irlandese riconosce alle polizze in tema di scelta delle asset class, all’interno del fondo possono confluire diversi strumenti d’investimento, quali azioni, obbligazioni e prodotti strutturati e persino asset non quotati, individuati sempre partendo dal livello di rischio del cliente. L’ampia diversificazione dei fondi, a sua volta, permette di abbattere il rischio legato alla volatilità dei mercati”.
3. Protezione legale
Un terzo livello di protezione è fornito dai vantaggi legali che molti ordinamenti europei riconoscono al capitale accantonato in polizza. “In Italia, in particolare, tale somma è riconosciuta come impignorabile e insequestrabile – ricorda Palumbo – qualità che consentono al contraente di destinare al beneficiario un bacino di liquidità del tutto indipendente rispetto alle vicende personali e patrimoniali del sottoscrittore e dell’assicurato. Ma non è tutto: tale indipendenza permane anche in sede di trasmissione del patrimonio: il capitale accantonato, infatti, non rientra nell’asse ereditario del de cuius e non ne segue le vicende successorie, rendendosi perciò immediatamente disponibile al beneficiario”.
4. Tutela fiscale
Un quarto layer di protezione è rappresentato dalla riduzione dell’impatto fiscale che insiste sul capitale assicurato. “Il capitale investito nella polizza – osserva Palumbo – gode di importanti vantaggi fiscali. Oltre all’esenzione dall’imposta successoria per le ragioni appena esposte, quanto accantonato in polizza è soggetto ad una tassazione differita al momento della sua liquidazione. Non solo: tale somma gode inoltre di un meccanismo automatico di compensazione tra perdite e profitto di anno in anno. A tali vantaggi si aggiunge quello riconosciuto dal legislatore irlandese, in virtù del quale sulle commissioni di gestione patrimoniale e di custodia gravanti sui fondi di polizza non viene applicata l’IVA”.
5. Portabilità
Un quinto livello di protezione è fornito dalla portabilità all’interno e all’esterno dei confini nazionali delle polizze vita unit linked cross-border. “La polizza e gli obiettivi patrimoniali che con essa si perseguono – spiega Camerlingo – non dovranno temere né un cambio di gestore o di banca depositaria, né un trasferimento all’estero da parte del cliente, in quest’ultimo caso adeguando la polizza al nuovo paese di residenza senza doverla necessariamente riscattare”.
6. Solidità della Compagnia
Infine, un ultimo fondamentale livello di protezione è offerto dalla solidità della compagnia assicurativa. “Octium gestisce oltre EUR 8.5 miliardi di AUM e gode di oltre vent’anni di esperienza nella strutturazione e distribuzione di soluzioni vita cross-border. Il suo solvency ratio, il rapporto che più di tutti restituisce l’idea della solidità di una compagnia assicurativa supera il 170%. La nostra squadra è composta da più di 80 professionisti ed una rete di distribuzione interna, Octium International Insurance Agent AG, che raggruppa una “sales force” di esperti capace di muoversi in un contesto sempre più regolamentato e competitivo per l’assistenza di famiglie con grandi patrimoni”.
Articolo tratto dal Magazine di Ottobre 2024