Gli ultimi anni sono stati delicati e per certi versi “illuminanti” per tutti. La pandemia, le tensioni geopolitiche, l’andamento dei tassi d’interesse e la volatilità sui mercati hanno contribuito a dare una lezione importante agli investitori, ma soprattutto alle imprese: quella di non farsi mai trovare impreparati. In quest’ottica, è fondamentale sviluppare una resilienza aziendale sul lungo periodo che permetta di mantenere una posizione di forza nel tempo e, quindi, di proteggersi da qualsiasi imprevisto. Come farlo? Basta lavorare su quattro “fattori di qualità”, come spiega Murdo MacLean, gestore degli investimenti di BNY Investments.
I 4 fattori di qualità
Redditività elevata, bilanci solidi, un forte potere di determinazione dei prezzi e un modello di business costruito su una struttura patrimoniale leggera: sono queste le quattro caratteristiche imprescindibili per le aziende che vogliono cercare di proteggersi da criticità inattese come le crisi di mercato o gli eventi globali che hanno caratterizzato gli ultimi 5 anni.
“Le aziende che possiedono queste caratteristiche – spiega Murdo MacLean – sono più portate a raggiungere buoni risultati in periodi floridi sui mercati, ma riescono a fare molto di più perché sono in grado di proteggere il capitale anche quando i mercati tendono a scendere”.
Le aziende – anche le migliori sul mercato – non possono sempre sovraperformare. L’andamento dei mercati nel breve periodo è imprevedibile e può, infatti, dipendere da fattori come le decisioni di politica monetaria o le tensioni geopolitiche.
Tuttavia, “prendendo in considerazione periodi più lunghi, il mercato può premiare la qualità – continua MacLean. Stiamo infatti osservando che questo tipo di società tendono a diventare più forti e quindi capaci di sovraperformare. Inoltre, leaziende di qualitàsono spesso le meno indebitate, generano flussi di cassa rilevanti e raggiungono ottimi risultati in termini di crescita e sviluppo. Non solo, riescono a essere sempre in prima linea sul fronte dell’innovazione”.
L’AI per raggiungere un vantaggio competitivo
Proprio parlando di innovazione il riferimento all’intelligenza artificiale è d’obbligo. L’AI, infatti, potrebbe essere uno dei principali motori di crescita per le aziende più solide.
“L’AI è nelle prime fasi del suo sviluppo, ma nel prossimo decennio si espanderà notevolmente, generando enormi benefici in termini di efficienza e redditività“, spiega MacLean. Questo significa che le aziende in grado di investire adeguatamente nella tecnologia saranno ben posizionate per emergere come leader nel settore e superare eventuali difficoltà.
Semiconduttori e sanità: le opportunità per gli investitori
Un settore che sta già raccogliendo i frutti di questa innovazione tecnologica è quello dei semiconduttori. Oggi il comparto è uno dei più robusti dell’economia globale, tant’è che viene definito da molti come il “nuovo petrolio”.
“La crescente domanda di chip, essenziali per dispositivi come smartphone, elettrodomestici e apparecchiature mediche, garantisce un continuo sviluppo del comparto, – continua – tuttavia, la catena di approvvigionamento è globalmente molto fragile”. Questo è dovuto al fatto che le imprese coinvolte nella progettazione e produzione sono spesso dislocate in Paesi o addirittura continenti diversi. E basta l’errore di un singolo per mettere a repentaglio l’intera filiera.
Un altro settore che sta beneficiando di queste nuove tecnologie è quello sanitario.
“La professione medica si è largamente evoluta e lo dimostrano casi come quello di Intuitive Surgical, che sta rivoluzionando la chirurgia robotica, grazie al suo sistema Da Vinci 5″, rivela MacLean. Si tratta di un co-pilota digitale che attraverso l’AI è in grado di assistere i chirurghi in tempo reale prima e durante l’operazione”. Questo progresso rappresenta un’enorme opportunità e milioni di potenziali operazioni potrebbero beneficiare di questa tecnologia avanzata.
Come difendersi dalla volatilità?
In un contesto economico globale incerto, quindi, gli investitori potrebbero puntare su aziende di qualità con solide basi finanziarie, ma anche capaci di innovarsi e abbracciare le nuove tecnologie per affrontare le sfide che sicuramente arriveranno in futuro. “Le imprese che sapranno sfruttare trend tecnologici come l’intelligenza artificiale o dominare settori cruciali come quello dei semiconduttori o dell’healthcare saranno quelle che prospereranno nel lungo termine”, conclude MacLean.