Con l’aumento della speranza di vita e il calo delle nascite, il tema della longevità si intreccia inevitabilmente con quello delle pensioni, della previdenza complementare e degli investimenti a lungo termine. Questo è stato il tema centrale del Salone del Risparmio 2025 e, nello specifico, della conferenza “Longevity: il futuro è ora” organizzata da Eurizon.
La longevità: un fenomeno da gestire
Vivere più a lungo mette tutti davanti a nuove sfide ma anche a opportunità.
Longevità vuol dire anche “conquista del futuro”. Se, secondo l’Istat, nel 1861 la speranza di vita era di soli 30 anni, nel 2024 siamo arrivati a una media di 83,4 anni, con un incremento di più di 30 anni nel corso degli ultimi cento anni. Questo “guadagno” ha comportato non solo un miglioramento delle condizioni di vita, ma anche sfide come, ad esempio, garantire che i nostri risparmi possano sostenere una vita più lunga.
In Italia, questo fenomeno è particolarmente rilevante, con una popolazione sempre più anziana e una natalità in calo. Se la popolazione invecchia e i giovani nella forza lavoro sono sempre meno, le pensioni sono destinate ad abbassarsi e non essere sufficienti per far fronte alle future necessità.
La previdenza complementare potrebbe aiutare, anche se non da sola, a mitigare notevolmente il problema. In Italia, però, stando ai dati della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, anno 2023, solo il 37% dei lavoratori italiani aderisce alla pensione complementare e la percentuale si riduce se si considera chi aderisce e versa sul fondo pensione (il 27%).
Dalle ricerche sulla propensione al rischio degli investitori, poi, emerge un asset allocation media molto conservativa, che non consente di sfruttare tutte le occasioni offerte dal mercato, soprattutto considerando un orizzonte temporale di lungo periodo.
Protezione, previdenza, investimenti: un percorso circolare
Questi cambiamenti epocali hanno un grande impatto anche sul mondo degli investimenti: il focus si sposta sul lungo termine e i fondi pensione diventano sempre più centrali all’interno della pianificazione finanziaria delle persone.
Il tema della longevity riguarda anche la qualità di come si vive più a lungo.
Secondo gli esperti di Eurizon, è importante integrare diverse soluzioni, sia del gestito, sia del mondo assicurativo che del mondo previdenziale, del welfare pubblico e del welfare privato.
Il processo vincente è circolare e include protezione, previdenza, investimenti.
Coprire i rischi dei clienti, ad esempio attraverso le polizze sanitarie o la long term care, anche con il supporto del settore pubblico, per liberare risorse, evitando quindi il risparmio precauzionale. Investire questo risparmio massimizzando i vantaggi della previdenza complementare (detrazioni e fiscalità agevolata). E infine gli investimenti, con obiettivi di lungo termine e un approccio goal-based, in relazione agli obiettivi di vita dell’investitore.
In questo scenario complesso la consulenza evoluta gioca un ruolo cruciale. Diventerà sempre più importante pianificare il benessere finanziario dell’investitore e creare un rapporto di fiducia tra consulente e cliente, con il quale trovare soluzioni che integrino i vari prodotti, per rispondere ai bisogni di protezione, previdenza e investimento.
Longevity: investire oggi per domani
La longevity, oltre ad esser una sfida, è anche una grande opportunità di investimento.
Se la popolazione longeva aumenta, crescono anche le necessità per il supporto di questa fascia della popolazione: investire in settori come la sanità, la farmaceutica, la tecnologia e la robotica offre interessanti opportunità per gli investitori pronti a coglierle.
L’Ageing Analytics Agency, Brookings stima, infatti, che gli over 65 a livello globale spenderanno quasi 15 trilioni di dollari all’anno fino al 2030, rispetto agli 8,7 trilioni del 2020.
L’altro tema importante è il trasferimento generazionale della ricchezza, che dovrà essere gestita in modo adeguato. Rilevante sarà, quindi, anche il settore finanziario in generale.
Costruire un “portafoglio per la longevity” richiede un adattamento delle tradizionali teorie di asset allocation, che devono includere strumenti finanziari che possono aiutare l’investitore a raggiungere obiettivi di medio-lungo periodo, come ad esempio i fondi azionari, i PAC (Piani di Accumulo) oppure soluzioni che offrono benefici fiscali, come i PIR.
Nella costruzione del portafoglio, la sostenibilità nel lungo periodo diventa fondamentale: l’investimento deve essere pensato per poter affrontare il tema dell’inflazione, ovvero l’erosione di potere d’acquisto nel tempo, e del sostenimento delle spese sanitarie.
La componente azionaria è importante e va gestita cercando di assicurare una diversificazione, di tipo geografico e settoriale, ma anche di stili di investimento.
Il portafoglio richiede, inoltre, un monitoraggio costante e va calibrato tenendo in considerazione la fase del ciclo di vita dell’investitore oltre che i suoi bisogni e obiettivi di vita per aiutarlo anche nella flessibilità della gestione del proprio portafoglio, perché i bisogni di vita possono anche cambiare nel durante (Goal Based Investing).
Pianifichiamo oggi il benessere finanziario di domani
La pianificazione finanziaria per la longevità deve considerare un orizzonte temporale lungo, un’adeguata gestione del rischio e l’integrazione di diversi strumenti di investimento.
La consapevolezza della necessità di investire in modo diversificato, unita a una maggiore educazione finanziaria, per comprendere anche la forza della capitalizzazione di lungo periodo, è cruciale per prepararsi al futuro e affrontare le sfide della longevità e della qualità della vita.
Il futuro dipenderà da come gli investitori di oggi lo pianificheranno ma anche da come, si “investirà” sulle future generazioni, sulla costruzione del capitale umano.
Ti interessa il tema? Consulta l’approfondimento “Longevity: un trend di investimento di oggi per il futuro”