Il private insurance sta attraversando una fase di trasformazione, spinta da un contesto macroeconomico in evoluzione e da una crescente richiesta di soluzioni più sofisticate e personalizzate, per le quali gli investimenti assicurativi possono giocare un ruolo chiave. E’ in questo scenario che si muove SOGELIFE, compagnia lussemburghese di Private Insurance del gruppo Societè Generale. Insieme a Emmanuel Roque, Head of Sales & Business Development della compagnia, analizziamo i risultati del 2024 e le prospettive della compagnia per il 2025.
Come è stato il 2024 per SOGELIFE in termini di risultati e sono state le principali tendenze che hanno influenzato il settore del private insurance quest’anno?
Il 2024 è stato un anno eccellente per SOGELIFE. Abbiamo raggiunto 3,7 miliardi di euro di nuovi premi lordi, un risultato straordinario. Di questi, circa 1,5 miliardi provengono dal mercato italiano, confermando l’importanza strategica dell’Italia per la nostra crescita. Complessivamente, è stato un anno di grande successo al livello europeo, che ci ha permesso di consolidare una posizione di primo piano nel settore.
Per quanto concerne le tendenze che abbiamo riscontrato nei nostri investitori, il graduale calo dei tassi di interesse avviato dalla Banca Centrale Europea ha generato una trasformazione nelle preferenze degli investitori: con il progressivo ridimensionamento del valore delle soluzioni a breve termine, molti hanno cercato alternative a lungo termine capaci di garantire comunque stabilità. Infine, abbiamo notato un grande interesse nei confronti degli Stati Uniti, sia sotto il profilo geografico degli investimenti che sotto quello dell’attrattività dell’investimento in dollari. In generale, inoltre, lo scorso anno abbiamo osservato una forte richiesta di sicurezza da parte di clienti High Net Worth (HNW) e Ultra High Net Worth (UHNW).
Essere parte di un grande gruppo bancario francese ci garantisce l’accesso a un Fondo Generale solido e diversificato, particolarmente adatto al contesto economico del 2024. Questo elemento è stato uno dei fattori chiave del nostro successo, specialmente in Italia, dove gli investitori tendono a preferire obbligazioni e strumenti legati ai tassi di interesse rispetto alle azioni. Il nostro Fondo Generale, essenzialmente un fondo obbligazionario di grandi dimensioni che offre un’elevata diversificazione unita alla solidità e alla sicurezza del gruppo Société Général.
Per molti investitori italiani, spesso troppo esposti ai titoli di Stato nazionali come i BTP, il nostro Fondo Generale rappresenta un’opportunità per diversificare il portafoglio con obbligazioni sovrane e corporate europee, rispondendo perfettamente alle esigenze della clientela High Net Worth.
Con un patrimonio gestito di circa 100 miliardi di euro, il nostro Fondo Generale non solo offre sicurezza, ma garantisce anche rendimenti competitivi. Questo lo rende particolarmente apprezzato dai clienti italiani, che cercano protezione e stabilità, senza rinunciare ai vantaggi di una polizza vita internazionale offerta dal Lussemburgo, tra cui portabilità, efficienza successoria e flessibilità operativa.
Con il calo dell’attrattività delle soluzioni a breve termine, avete riscontrato un aumento della domanda di investimenti nei mercati privati attraverso le polizze vita?
Negli ultimi anni, abbiamo osservato un crescente interesse da parte dei clienti HNW verso i private markets e la possibilità di integrarli nelle loro strategie di private insurance, sebbene al momento rappresentino una destinazione minoritaria dei premi investiti dai nostri clienti. Ciononostante, essere in grado di poter supportare i nostri clienti nell’investimento assicurativo nei mercati privati rappresenta un chiaro vantaggio competitivo.
In primo luogo, il private equity, infatti, si adatta perfettamente alla logica delle polizze vita, poiché si tratta di investimenti tipicamente illiquidi e a lungo termine (8-10 anni), una caratteristica in linea con la durata dei contratti di assicurazione vita. Il nostro processo è semplice: riceviamo il prospetto informativo di un fondo proposto da un asset manager, effettuiamo la due diligence e, se il prodotto è compatibile con le esigenze della clientela, lo integriamo nella nostra offerta. Inoltre, il Lussemburgo è un ecosistema dinamico e ricco di una diffusa expertise, in cui ogni anno nascono numerosi nuovi fondi di private equity.
In secondo luogo, l’investimento in private asset si sta affermando come una tendenza trasversale a livello europeo. In Francia, ad esempio, il private equity è ormai un mercato maturo ed è il primo in Europa per emissioni di fondi e strumenti di debito privato. Anche in Italia, grazie alla presenza di molte PMI a forte vocazione imprenditoriale, il settore sta iniziando a svilupparsi, nonostante, gli investitori italiani hanno una forte preferenza per le obbligazioni e i rendimenti sicuri.
Ad oggi, la nostra clientela private equity è prevalentemente composta da residenti in Francia, Lussemburgo e Svizzera, ma la domanda in Italia è in costante crescita. Questo è un segnale positivo, perché la diversificazione ottimale di un portafoglio comprende azioni, e, sempre più spesso, private equity, che ha il vantaggio di essere decorrelato dai mercati tradizionali.
L’integrazione del private equity nelle polizze vita, infine, permette di ridurre la volatilità complessiva del portafoglio e di ottenere un equilibrio ideale tra rendimento e protezione nel lungo termine.
Di recente, in Italia si è parlato molto della crisi di una nota compagnia di assicurazioni lussemburghese, che ha coinvolto numerosi clienti italiani, ancora scossi da quanto accaduto pochi anni fa a un importante compagnia Italiana. Perché una situazione simile è improbabile per SOGELIFE e i suoi clienti?
Sebbene l’incidente che ha destato maggiore preoccupazioni tra gli investitori sia occorso a una compagnia italiana e non lussemburghese come SOGELIFE, esso ha comunque avuto ripercussioni sul settore assicurativo a livello più ampio. Inoltre, quanto accaduto più recentemente ad una piccola compagnia lussemburghese ha comprensibilmente rafforzato il clima di allerta.
Tuttavia, ciò che distingue il sistema del Granducato è il suo solido quadro normativo, che garantisce un elevato livello di protezione per i clienti. Quando un’azienda inizia a mostrare segnali di difficoltà, le autorità di vigilanza intervengono tempestivamente per monitorarne la solvibilità e, se necessario, avviare procedure per ripristinare i requisiti patrimoniali. Se i soci non sono in grado di ricapitalizzare l’azienda, si attivano misure di protezione per i clienti.
Un altro aspetto cruciale è che, a differenza di altri paesi europei, il Lussemburgo non prevede un tetto massimo fisso per la protezione dei contratti assicurativi in caso di insolvenza. Invece, esiste un sistema che consente ai clienti di recuperare gli asset sottostanti alla polizza, offrendo una maggiore sicurezza rispetto ad altri modelli. Sono certo che, una volta risolta questa crisi, si avrà una nuova dimostrazione della solidità del sistema lussemburghese.
Ecco perché oltre al quadro normativo locale, un fattore essenziale nella scelta di una compagnia assicurativa è quello di valutare attentamente chi ne detiene la proprietà, nonché la solidità finanziaria del gruppo di appartenenza, ove presente.
Spesso, le compagnie in difficoltà hanno strutture patrimoniali inadeguate per sostenere l’attività nel lungo periodo. SOGELIFE, invece, è di proprietà di uno dei più grandi gruppi bancari internazionali, con un assetto finanziario estremamente solido che vede il 40% di proprietà di Société Générale, uno dei principali istituti bancari europei, e il 60% di proprietà di Sogecap, la compagnia di assicurazione vita del gruppo, con un indice di solvibilità superiore al 180%. Infine, il Fondo Generale di SOGELIFE è uno dei più grandi in Francia, caratteristiche che gli permette di offrire stabilità e sicurezza per i clienti.
Quali sono gli obiettivi di SOGELIFE per il prossimo anno? In particolare, quali sono le priorità per il mercato italiano?
Il nostro primo obiettivo è mantenere la nostra posizione di rilievo nel panorama del private insurance lussemburghese. Il contesto dei tassi di interesse, con il probabile calo dei tassi di riferimento da parte della Banca Centrale Europea nel corso dell’anno, rappresenta un’opportunità che intendiamo sfruttare, in particolare attraverso il nostro Fondo Generale.
Tuttavia, un punto cruciale per il 2025 sarà aumentare in modo sistematico la diversificazione, puntando su investimenti in fondi interni dedicati come alternativa al Fondo Generale. Questo obiettivo è strategico per diversi motivi. In primo luogo, vogliamo offrire soluzioni più gestibili dalle banche partner, che distribuiscono i nostri contratti in Italia e nel resto d’Europa. In secondo luogo, migliorare la redditività per clienti e partner nel lungo periodo, incentivando una visione di investimento a lungo termine. Infine, integrare investimenti più dinamici, ad esempio in azioni o altri asset diversificati, accanto alle soluzioni più tradizionali.
Un altro aspetto chiave sarà combinare in modo ottimale il nostro Fondo Generale con soluzioni gestite dai partner locali, per proporre portafogli bilanciati. Sappiamo infatti che i clienti che investono in fondi interni dedicati tendono a rimanere investiti più a lungo, garantendo una maggiore stabilità e continuità. Nel 2024 abbiamo aperto la possibilità di investire al 100% in Ramo I, un passaggio fondamentale per noi. Ora, per il 2025, l’obiettivo primario è rafforzare la diversificazione. Un’altra priorità riguarda l’interesse crescente per il dollaro statunitense, che continuerà ad essere un tema strategico per i nostri clienti, in linea con la crescente attenzione verso investimenti in valute diversificate.
Oltre agli aspetti legati agli investimenti, stiamo lavorando per migliorare l’accessibilità e la fruibilità delle nostre soluzioni. Sappiamo che le polizze lussemburghesi possono risultare complesse, ed è per questo che stiamo investendo nello sviluppo di API e digitalizzazione dei processi, per semplificare la gestione e l’accesso ai nostri prodotti, in strumenti tecnologici per i nostri partner e broker in Italia, che renderanno più semplice la proposta delle nostre soluzioni ai clienti. Infine, stiamo investendo sul miglioramento della customer experience, con firme digitali e un pacchetto di servizi completamente digitalizzato per una gestione più fluida ed efficiente delle polizze.
Il nostro obiettivo per il 2025 è quindi coniugare innovazione e personalizzazione dell’offerta, garantendo soluzioni più flessibili e accessibili sia per i nostri clienti che per i nostri partner.
Per quanto concerne gli obiettivi di crescita, attualmente essa è trainata principalmente dal nostro modello di business, che sta funzionando molto bene. Questo è un aspetto fondamentale, perché il nostro sviluppo si basa su una strategia solida ed efficace.
Detto ciò, siamo consapevoli che in Lussemburgo e in Europa stiamo assistendo ad un inizio di processo di consolidamento del settore assicurativo, una tendenza che nei prossimi anni diventerà sempre più evidente. Monitoriamo costantemente il mercato e conosciamo le realtà che potrebbero essere oggetto di acquisizione.