Il 38% dei leader aziendali prevede una ripresa più rapida a “V” mentre l’8% ipotizza un ritorno alla normale attività economica nel 2022
Il 52% sta modificando il proprio assetto attuale
Il 73% dichiara che metterà al vertice delle proprie attenzioni nuovi investimenti in ambito tecnologico e digitale
“Centinaia di milioni di persone bloccate. Impianti di produzione inattivi. Confini chiusi. Aerei a terra e aeroporti vuoti. L’impatto del covid-19 a livello globale non ha avuto precedenti”, commenta Steve Krouskos, global vice chair transaction advisory services di Ey. La pandemia, aggiunge, “ha creato nuove vulnerabilità e sfide impreviste”, e gli effetti sulle entrate sono ancora incerti. Se da un lato per molte aziende i processi di trasformazione erano già in atto e sono stati bloccati o rallentati dall’emergenza sanitaria, presto “ricominceranno e molto probabilmente con maggiore enfasi e urgenza”.
Una ripartenza all’insegna della tecnologia e dell’m&a
L’innovazione tecnologica è alla base degli obiettivi post-covid. Il 41% degli intervistati sostiene di star investendo nell’accelerazione dell’automazione e il 72% dichiara che metterà in cima alla lista gli investimenti in ambito tecnologico e digitale. Il tutto in ottica m&a: il 54% sta monitorando il mercato in attesa di opportunità di fusioni o acquisizioni nei prossimi dodici mesi e il 38% sostiene che si concentrerà sulla capacità di adattamento delle aziende target ai periodi alterni del ciclo economico.