Le autorità cinesi hanno chiesto alle istituzioni finanziarie di sacrificare 1,5 trilioni di yuan di profitti per sostenere le imprese
Quattro delle cinque principali banche cinesi (Icbc, Ccg, AgBank e BoC) hanno incrementato gli accantonamenti dal 61 al 436% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
Per le oltre 1.000 banche commerciali del Paese i crediti deteriorati hanno raggiunto la cifra record di 2,7 trilioni di yuan
In prima linea nell’attenuare i contraccolpi economici della pandemia su famiglie e imprese, le grandi banche cinesi fanno i conti con le perdite. Secondo quanto riportato da Cnbc l’Industrial and commercial bank of China, la China construction bank, l’Agricultural bank of China, la Bank of China e la Bank of communications hanno registrato nel primo semestre del 2020 il peggiore calo dei profitti degli ultimi dieci anni, pari al 10% su base annua. E si preparano a ulteriori aumenti di crediti inesigibili.
Il sistema bancario cinese, infatti, è stato dispiegato sul fronte per alleviare quello che viene definito il peggiore crollo economico del Paese degli ultimi 40 anni considerato che, secondo le ultime previsioni del
World economic outlook 2020 del
Fondo monetario internazionale, entro la fine dell’anno la terra del Dragone dovrebbe crescere solo dell’1,0%. In questo contesto le autorità di Pechino hanno chiesto alle istituzioni finanziarie di
sacrificare 1,5 trilioni di yuan di profitti, pari a 219 miliardi di dollari, per sostenere le imprese abbassando i tassi d’interesse, aumentando il numero di finanziamenti e prorogando le restituzioni.
Nello specifico, rivela Bloomberg, l’Industrial and commercial bank of China ha registrato nel primo semestre un utile netto pari a 148,8 miliardi di yuan, contro i 167,9 miliardi dello scorso anno, la China construction bank di 137,6 miliardi (contro 154,2 miliardi), l’Agricultural bank of China di 108,8 miliardi (contro 121,4 miliardi) e la Bank of China di 100,9 miliardi (contro 114,0 miliardi).
Nel presentare i risultati semestrali, l’Agricultural bank of China ha dichiarato di prevedere che “l’impatto ritardato dell’epidemia e il rischio di incertezza saranno ulteriormente trasmessi al settore bancario”. La China construction bank e la Bank of China, invece, secondo quanto riportato da Reuters stanno valutando di
aumentare gli accantonamenti, mentre la Bank of communications ha affermato di aver incrementato “le disposizioni per contrastare il futuro impatto della pandemia”. La China international capital corp stima inoltre che per quattro delle cinque principali banche cinesi (Icbc, Ccg, AgBank e BoC) gli accantonamenti siano aumentati dal 61 al 436% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel complesso, aggiunge Bloomberg, le oltre 1.000 banche commerciali del Paese hanno registrato un calo dei profitti del 24% nel secondo trimestre del 2020 e i
non performing loans (crediti deteriorati,
ndr) hanno raggiunto la cifra record di 2,7 trilioni di yuan.
Più fortunate, invece, risulterebbero le banche di medie dimensioni. Secondo un’analisi di Morgan Stanley diffusa da Cnbc nel secondo trimestre dell’anno i profitti della maggior parte degli istituti finanziari di medie dimensioni, senza considerare gli accantonamenti, sono cresciuti tra l’8 e il 27% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre le sette più grandi banche hanno registrato un’oscillazione tra il -2% e il +6%.
Le autorità cinesi hanno chiesto alle istituzioni finanziarie di sacrificare 1,5 trilioni di yuan di profitti per sostenere le impreseQuattro delle cinque principali banche cinesi (Icbc, Ccg, AgBank e BoC) hanno incrementato gli accantonamenti dal 61 al 436% rispetto allo stesso periodo dello scorso…