Depositare i finanziamenti delle Tltro presso la Bce potrebbe generare, per le banche, un profitto massimo pari a 24 miliardi di euro da qui al 2024, ha affermato Morgan Stanley. Secondo fonti raggiunte dal Financial Times, la Bce ritiene questo meccanismo “politicamente inaccettabile”
“La notizia di una possibile soluzione da parte della Bce in merito agli extra profitti che le banche europee riuscirebbero a conseguire parcheggiando la liquidità in eccesso nelle casse della Bce in uno scenario di tassi di interesse crescenti ha avuto un impatto negativo sul comparto bancario europeo, soprattutto sulle banche italiane e spagnole, che hanno sfruttato di più i prestiti agevolati dell’istituto di Francoforte”, ha dichiarato a We Wealth il senior market strategist di IG, Filippo Diodovich
Non c’è solo la lotta all’inflazione: la Bce ha anche un altro problema con cui fare i conti nei prossimi giorni. Impedire che, con il rialzo dei tassi, le banche possano ricevere un cospicuo “regalo” sfruttando le migliaia di miliardi ricevute in prestito a condizioni agevolate (Tltro) durante la pandemia. Depositare i finanziamenti delle Tltro presso la Bce potrebbe generare, per le banche, un profitto massimo pari a 24 miliardi di euro da qui al 2024. Secondo quanto scrive il Financial Times, l’Eurotower sarebbe decisa a rivedere le condizioni delle Tltro per prevenire questo guadagno privo di rischi per il settore bancario.
L’indiscrezione ha avuto un impatto negativo sui titoli del settore bancario del Vecchio Continente, con ribassi in controtendenza rispetto all’andamento della seduta di lunedì 4 luglio. Intorno alle ore 12 il Ftse Mib avanzava dello 0,68%, mentre l’indice settoriale Ftse Italia Banche cedeva l’1%.
“La notizia di una possibile soluzione da parte della Bce in merito agli extra profitti che le banche europee riuscirebbero a conseguire parcheggiando la liquidità in eccesso nelle casse della Bce in uno scenario di tassi di interesse crescenti ha avuto un impatto negativo sul comparto bancario europeo, soprattutto sulle banche italiane e spagnole, che hanno sfruttato di più i prestiti agevolati dell’istituto di Francoforte”, ha dichiarato a We Wealth il senior market strategist di IG, Filippo Diodovich, “al momento crediamo che nel medio-breve periodo il principale market mover del comparto bancario sia la soluzione per evitare la frammentazione finanziaria dell’area euro che sarà decisa il 21 luglio”.
In totale le Tltro (le Operazioni mirate di rifinanziamento a lungo termine) hanno permesso alle banche europee di prendere a prestito dalla Bce 2.200 miliardi di dollari, con tassi d’interesse agevolato. L’obiettivo della misura è stato quello di incrementare le risorse a disposizione del sistema bancario affiché, attraverso l’attività di credito, accelerasse il processo di ripresa dall’impatto della pandemia. Le banche, però, con l’aumento dei tassi d’interesse potrebbero parcheggiare con profitto questa liquidità presso la stessa Bce, realizzando dai 4 ai 24 miliardi di euro di guadagno da qui alla fine del programma Tltro, secondo le stime degli analisti di Morgan Stanley.
Trattandosi a tutti gli effetti di un profitto privo di rischi, la Bce sarebbe determinata a revisionare le condizioni delle operazioni di rifinanziamento in modo da evitare un regalo “politicamente inaccettabile per la Bce”, ha ricostruito il Financial Times citando fonti a conoscenza delle posizioni del Consiglio direttivo. Sulla materiail board si riunirà per decidere come correggere il tiro sulle Tltro.
L’opportunità di profitto ha già iniziato a presentare i primi effetti visibili: a giugno i rimborsi anticipati alle Tltro sono stati molto inferiori alle aspettative, 74 miliardi di euro: “Alcune banche hanno ricontrollato i loro calcoli sui profitti con la Bce e poi hanno abbandonato l’idea di rimborsarli anticipatamente”, ha detto un funzionario al Ft. Molto più conveniente è, invece, mantenere il finanziamento ricevuto dalla Bce per tutto il tempo possibile, con l’obiettivo di incassare la differenza fra il tasso pagato alla banca centrale per la Tltro e quello ricevuto per detenere la liquidità presso la stessa Bce.
Attualmente il deposit rate della Bce è negativo di mezzo punto (per cui sottrae denaro), ma cesserà presto di trovarsi in questa condizione anomala. Per luglio il board ha già anticipato che i tassi saranno innalzati di 25 punti base e non più tardi di settembre il deposit rate tornerà neutro – da lì in poi non potrà che salire ulteriormente. Se entro l’anno arrivasse a quota 0,75%, ha calcolato Morgan Stanley, il profitto netto sulle Tltro ricevute nel giugno 2020 sarebbe dello 0,6% fino alla scadenza del giugno 2023.
Stando alle stime citate dal giornale britannico, le banche francesi sarebbero quelle che maggiormente hanno approfittato delle Tltro, seguite da quelle italiane e tedesche.