Negli ultimi tempi, i trust sono diventati un argomento di grande rilievo nel campo del diritto. Com’è noto, i trust sono strumenti giuridici di origine anglosassone utilizzati per gestire e destinare il patrimonio: pur se riconosciuti da decenni anche nel nostro ordinamento, tuttavia alcune recenti sentenze hanno avuto un impatto significativo su come i trust debbano essere applicati.
Gli asset protection trust
Uno dei principali arresti giurisprudenziali riguarda la questione dell’asset protection trust, ovvero un trust creato per proteggere il patrimonio da azioni legali o aggressioni da parte dei creditori. In alcune giurisdizioni, compresa l’Italia, la validità e l’efficacia degli asset protection trust sono state oggetto di discussione.
Alcune sentenze hanno stabilito che, in determinate circostanze, i trust possono essere invalidati se considerati come una frode ai creditori o un tentativo di eludere le responsabilità finanziarie.
Ad esempio è stato ritenuto inefficace il trust istituito quando il debito era già sorto e, dunque, in questo caso il creditore del disponente potrà pignorare i beni in trust direttamente senza esperire l’azione revocatoria.
Oppure è stato ritenuto addirittura nullo e dunque non riconoscibile nel nostro ordinamento quando il disponente struttura l’atto istitutivo in modo da essere l’arbitro della vita del trust, così che in concreto il trustee non potrà svolgere pienamente e liberamente le proprie funzioni.
Le intenzioni dei disponenti o settlor
Un’altra questione importante riguarda l‘interpretazione delle intenzioni dei disponenti o settlor, ossia le persone che hanno istituito il trust e hanno trasferito i loro beni a esso.
In alcune decisioni giurisprudenziali recenti, i tribunali hanno esaminato attentamente le intenzioni espresse dal disponente nel documento di istituzione del trust, escludendo o limitando l’interpretazione estensiva delle clausole di impiego del fondo in trust. Da ciò deriva che chi intende istituire un trust deve prestare una maggiore attenzione nell’elaborazione dell’atto istitutivo, con una cornice chiara dei poteri del trustee e delle modalità di impiego del capitale conferito: tanto sono più chiare le intenzioni del disponente minore sarà la possibilità che i beneficiari si rivolgano al Giudice per contestare l’operato del trustee.
I trust internazionali
Un’altra area di interesse riguarda i trust internazionali e le questioni di giurisdizione. Con la crescente globalizzazione e la possibilità di creare trust in diverse giurisdizioni, i tribunali si sono confrontati con casi che coinvolgono più sistemi legali. Le sentenze giurisprudenziali hanno affrontato questioni come la competenza territoriale dei tribunali, l’applicabilità delle leggi nazionali e internazionali, in particolare quelle successorie, e la validità dei trust creati in determinate giurisdizioni.
Conclusioni
In conclusione, gli ultimi arresti giurisprudenziali in materia di trust hanno sollevato importanti questioni legali e hanno avuto un impatto sul modo in cui i trust vengono interpretati e applicati. È fondamentale per gli avvocati, i disponenti e i beneficiari dei trust conoscere l’evoluzione dell’interpretazione del diritto dei trust e comprendere le implicazioni delle sentenze emesse in materia. La consulenza legale specializzata è essenziale per garantire che i trust siano creati e gestiti in conformità con le leggi vigenti e le decisioni giurisprudenziali più recenti.