Le trimestrali americane hanno avviato con slancio la nuova reporting season, con una netta prevalenza delle sorprese positive rispetto agli utili e ai ricavi attesi dagli analisti. Sulla base delle 32 società dell’S&P 500 che, al 13 ottobre, aveano riportato i risultati del terzo trimestre, FactSet ha potuto calcolare che l’84% delle aziende ha battuto le attese sugli utili per azione (Eps), mentre il 66% ha superato le aspettative sui ricavi. Fra le società incluse nell’analisi ci sono anche alcune big della finanza come BlackRock, JPMorgan Chase, Citigroup e Wells Fargo, oltre che il colosso dei prodotti consumer PepsiCo e la compagnia aerea Delta. C
Che le imprese superino le attese degli analisti è, storicamente, il caso più frequente: nella media degli ultimi dieci anni, hanno battuto gli analisti il 74% delle imprese dell’S&P 500, con Eps effettivi riportati superiori a quelli attesi del 6,6%. Ciò che è importante osservare, pertanto, è quanto sia diffuso il superamento (percentuale di aziende che battono le attese) e a quanto ammonti lo scarto positivo sugli Eps attesi. Per quanto i dati siano ancora incompleti, l’inizio di quest’ultima reporting season è stato incoraggiante.
“Delle 32 società dello S&P 500 che hanno comunicato gli utili effettivi per il terzo trimestre del 2023 fino a [venerdì] 13 ottobre, l’84% ha riportato un Eps effettivo superiore alla stima Eps media”, ha affermato l’analista di FactSet, John Butters. “In totale, gli utili effettivi riportati da queste 32 società hanno superato le stime del 10,1%”, ha aggiunto: si tratta di una sorpresa positiva superiore alla media osservata negli ultimi cinque anni, com’è possibile osservare nel grafico sottostante.
Si tratta di risultati molto positivi “sia per il numero di società che hanno riportato sorprese positive in termini di Eps sia in termini di entità di queste sorprese”, ha affermato Butters. “Questa forte performance continuerà per il resto della stagione degli utili? Dal 30 settembre, il tasso di crescita degli utili dell’S&P 500 è aumentato di 0,7 punti percentuali (da -0,3% a 0,4%)”.
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Le ultime trimestrali: Goldman Sachs e Bank of America
Martedì 17 ottobre Goldman Sachs ha registrato una contrazione degli utili del 33% nel terzo trimestre a 2,1 miliardi di dollari, ma ha comunque battuto le attese sugli Eps, che si sono attestati a 5,47 dollari contro i 4,42 stimati dal consenso Fact Set. Anche sul fronte dei ricavi il calo dell’1% registrato, a 11,8 miliardi di dollari supera di circa 600 milioni le stime della vigilia. Il titolo Goldman Sachs viaggia poco al di sopra della parità in seguito alla pubblicazione dei dati.
Bank of America, la seconda maggiore banca statunitense, ha registrato utili superiori alle attese grazie all’effetto positivo dei tassi sui margini (cresciuti del 4%): l’Eps è stato di 0,90 dollari contro gli 0,82 previsti. I ricavi hanno superato le attese attestandosi a 25,32 miliardi, contro i 25,14 previsti.
Venerdì anche JPMorgan, Citigroup e Wells Fargo avevano rivisto al rialzo le previsioni per il margine d’interesse, che si è confermato un traino positivo per il settore bancario tradizionale in America. Secondo il Wall Street Journal, tuttavia, l’aumento dei rendimenti sui conti correnti implicherà una prima inversione di tendenza con margini d’interesse più bassi nel quarto trimestre rispetto al terzo. “Le grandi banche si sono dimostrate più resistenti delle piccole e medie alla pressione sui prezzi dei depositi”, ha affermato il quotidiano, “tuttavia, dato il basso costo dei depositi negli ultimi anni, sembra esserci più spazio per un riprezzamento, dato che i clienti si abituano a tassi di interesse più elevati per un periodo più lungo”.