- Il settore dei beni di consumo – che include nomi noti come Coca-Cola e Colgate-Palmolive – ha sovraperformato le blue chip dell’S&P 500 in sei delle ultime otto settimane
- We Wealth ha chiesto a Fida di individuare i fondi che investono nei beni di consumo che hanno registrato le migliori performance nell’ultimo anno
I timori di recessione, alimentati nel cuore dell’estate dai deboli dati sull’occupazione americana e poi velocemente dissipatisi, sono ormai un lontano ricordo? Non proprio. La Federal Reserve, in occasione della riunione del 18 settembre, ha deciso di avviare il ciclo di riduzione dei tassi di interesse con una maxi-sforbiciata da 50 punti base. “Nell’economia non vedo nulla che, al momento, indichi un’elevata probabilità di recessione o di un downturn”, ha rassicurato in conferenza stampa il presidente della Fed, Jerome Powell. Ma, nel dubbio, c’è chi nel frattempo si è riversato su settori più difensivi, aggiustando il portafoglio in vista di un rallentamento economico.
Il settore dei beni di consumo batte l’S&P 500
Come analizzato dal Financial Times sui dati Bloomberg, il settore dei beni di consumo statunitensi – che include nomi noti come Coca-Cola, Colgate-Palmolive, Kraft Heinz, Procter & Gamble e Walmart – ha sovraperformato le blue chip dell’S&P 500 in sei delle ultime otto settimane (dati al 13 settembre). Il tutto mentre iniziavano a emergere le prime crepe nel mercato del lavoro a stelle e strisce, con conseguenti disaccordi sull’aggressività con cui la banca centrale sarebbe dovuta intervenire sul costo del denaro. “Una recessione porterebbe chiaramente i settori difensivi a sovraperformare”, ha dichiarato al quotidiano economico-finanziario britannico Jim Paulsen, ex chief strategist di The Leuthold Group, sottolineando che al contrario “una forte crescita economica li porterebbe a sottoperformare”.
I titoli che corrono tra i timori di recessione
Guardando ai singoli titoli, a titolo esemplificativo, al 19 settembre Coca-Cola restituisce una performance year to date di oltre il +18%, mentre per Colgate-Palmolive si parla del +31%. Da inizio anno Walmart, la più grande catena al mondo nel canale della distribuzione organizzata, ha segnato un +45%, mentre il produttore e distributore statunitense di prodotti chimici Clorox è salito di circa il +13%. “Storicamente, i titoli difensivi come i beni di consumo hanno ottenuto buoni risultati nel periodo che precede il primo taglio della Fed”, racconta Irene Tunkel, chief Us equity strategist di Bca research. “Se all’improvviso emergessero dati che sfatano l’idea che siamo destinati a un hard landing (atterraggio brusco, ovvero un improvviso e marcato rallentamento dell’economia dopo una fase di rapida crescita, ndr), allora i beni di consumo inizieranno a sottoperformare”, avverte a sua volta Tunkel.
Intanto, anche Morgan Stanley ha incluso Walmart, Coca-Cola e Colgate nella sua lista di consigli azionari, raccomandando ai clienti di focalizzarsi su “aziende difensive che danno priorità all’efficienza operativa, che hanno un potere di determinazione dei prezzi duraturo, o entrambe”. Alcuni dati raccolti da Deutsche Bank e visionati dal FT mostrano tra l’altro che gli investitori stanno volgendo lo sguardo su asset difensivi di tipo obbligazionario, nel settore dei beni di prima necessità appunto, ma anche nell’immobiliare e nell’utility. In altre parole, si starebbero allontanando dalle fette “più aggressive” del mercato per giocare in difesa. Parallelamente, il rallentamento dei titoli tecnologici ha indotto altri investitori a ridurre la quota dei colossi dell’intelligenza artificiale in portafoglio, a favore di queste aree di mercato.
I migliori fondi che investono nei beni di consumo
Fatte queste premesse, We Wealth ha chiesto a Fida – società specializzata nello sviluppo di applicazioni software per i servizi finanziari e nella distribuzione e analisi di dati nel risparmio gestito – di individuare i fondi che investono nei beni di consumo che hanno registrato le migliori performance nell’ultimo anno, considerando tre categorie: beni di consumo complessivi, beni di prima necessità e consumi discrezionali. Al primo posto della classifica dei fondi che investono nei beni di consumo complessivi si posiziona il Robeco Global Consumer Trends Eq. D Cap $, che negli ultimi 12 mesi è salito del +19,54%. Gestito attivamente, investe in azioni dei paesi sviluppati ed emergenti di tutto il mondo, concentrandosi su diversi trend di crescita strutturale nell’ambito della spesa al consumo.
Tra i migliori fondi che investono nei beni di prima necessità c’è invece Allianz Pet and Animal Wellbeing AT-H2 Cap Eur Hdg (+15,11% a un anno), fondo di azioni internazionali concentrato sul benessere degli animali e sulle forniture per gli animali domestici. Sul podio anche Mediolanum Ch Healthcare Eq. Evolution SA Cap Eur con il +11,78% e LO Funds New Food Systems P Eur Nav Hdg con il +9,54%.
La classifica dei migliori fondi che investono nei consumi discrezionali si apre infine con Nat Thematics Ai and Robotics H-I/A Cap Eur (+18,10%), che investe in società focalizzate sulla vendita di prodotti e servizi basati sull’intelligenza artificiale e la robotica. Seguono il Nat Thematics Subscription Economy H-N/A Cap Eur con il +16,57% e il LO Funds World Brands P $ con il +15,73%.